martedì 3 aprile 2012

AFRICA/MALI. TERRITORI E GUERRE.Mali, i tuareg entrano a Timbuktu, LA REPUBBLICA, 1 aprile 2012

BAMAKO - In Mali prosegue l'avanzata dei tuareg. I ribelli del movimento nazionale per la liberazione dell'Azawad hanno messo a segno un doppio successo: hanno preso il controllo d Gao, la principale città del nord del Mali 1 e sono entrati a Timbuktu. Nei giorni scorsi erano cadute Kidal e Ansongo. E oggi le milizie arabe che difendono Tibuktu, dopo la fuga dei soldati filo-governativi, hanno aperto una linea di contatto con i ribelli per "evitare" uno spargimento di sangue.

"Vogliamo espellere ciò che resta dell'amministrazione politica e militare del Mali, per il bene del popolo dell'Azawad" annunciano i tuareg che hanno preso le armi contro la giunta militare che, una decina di giorni fa, ha rovesciato il presidente legittimo Amadou Toumani Toure'.

Il nord del Mali, dunque, sembra essere sul punto di capitolare. Troppo squilibrati i rapporti di forza tra le due fazioni. Da una parte i tuareg che rivendicano il nord come territorio ancestrale e
che vogliono saldare, con l'appoggio di Al Qaeda, le regioni 'liberate' con il sud dell'Algeria 2. D'altro canto la giunta militare che, ora, si dice pronta a restituire il potere ai civili, ma con tempi e modalità tutte da chiarire. Ieri il capitano Amadou Haya Sanogo, leader dei golpisti ha incontrato il ministro degli Affari esteri del Burkina Faso:
"E' stato un incontro positivo". Ma Alassane Ouattara, presidente della Costa d'Avorio e dell'Ecowas, ha già messo in allerta 2mila soldati dell'Africa occidentale, minacciando di usare la forza se la giunta non cederà il controllo delle istituzioni. "Il nostro intento - ha detto Ouattara, intervistato da una tv ivoriana - è di evitare una guerra. Dobbiamo fare il possibile per proteggere l'integrità territoriale del Mali". Il movimento dei tuareg, invece, fa inoltre appello alla comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale, affinché scelga l'opzione politica per "ristabilire la pace

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