domenica 29 dicembre 2019

RIUNIONE SUL CLIMA A MADRID. F. BERTOLINI, Il fallimento di Madrid e la nuova speranza, ARPAE EMILIA ROMAGNA, 16 dicembre 2019

Alla conclusione della Cop25 di Madrid sul clima, pubblichiamo in anteprima l´editoriale di Ecoscienza 6/2019, a firma di Francesco Bertolini, Sda Bocconi, che era presente a Madrid nei giorni della conferenza. 

RIUNIONE SUL CLIMA A MADRID. L. FRAIOLI, Madrid, Cop25: le consultazioni continuano. Ma si va verso il fallimento totale, REPUBBLICA.IT, 14 dicembre 2019

MADRID -  Si tratta a oltranza anche se sono sempre meno le speranze che la Cop25 di Madrid segni il punto di svolta sperato nella lotta alla emergenza climatica. Non sono bastate le due settimane regolamentari e neppure le 24 ore di tempi supplementari perché si traducessero in azioni concrete delle nazioni le raccomandazioni degli scienziati.

mercoledì 16 ottobre 2019

INQUINAMENTO IN EUROPA. REDAZIONE, Smog: Italia prima in Ue per morti da biossido azoto, CORRIERE.IT, 16 ottobre 2019

Primo paese dell’Ue per morti premature da biossido di azoto (NO2) e nel gruppo di quelli che sforano sistematicamente i limiti di legge per i principali inquinanti atmosferici. È l’Italia vista dalle centraline antismog, i cui dati sono stati raccolti e analizzati dall’Agenzia europea per l’ambiente (Aea) nel rapporto annuale sulla qualità dell’aria. Secondo l’analisi dei rilevamenti 2016, la Penisola ha il valore più alto dell’Ue di decessi prematuri per biossido di azoto (NO2, 14.600), ozono (O3, 3000) e il secondo per il particolato fine PM2,5 (58.600), dove il primo è la Germania con 59.600 morti. Complessivamente nell’Ue a 28 lo smog è responsabile di 372mila decessi prematuri, in calo dai 391mila del 2015.

AMAZZONIA IN FIAMME. C. NARDINOCCHI, L'altra Amazzonia, REPUBBLICA.IT, ottobre 2019

http://lab.gedidigital.it/repubblica/2019/esteri/altra-amazzonia/?ref=RHPPLF-BS-I238671383-C8-P10-S1.8-T1

sabato 5 ottobre 2019

CLIMA DONNE E POTERI. P. NALLU, Dai potere ad una donna e rafforzi l’ecosistema, LA STAMPA, 5 ottobre 2019

Nelle ore del tardo pomeriggio, la luce accecante del giorno ha già lasciato il posto ai raggi morbidi e orizzontali che attraversano la valle di Beqaa in Libano. La luce gioca con i bambini, disegnando lunghe silhouette delle loro forme, mentre si rincorrono a vicenda. Quando la temperatura è fredda, gli anziani della comunità scendono nella parte bassa del rifugio rivolto verso moschea.

domenica 25 agosto 2019

AMAZZONIA IN FIAMME. DAL TG1 DEL 24 AGOSTO 2019.

Reportage sull'Amazzonia

TG 1 ore 20 del 24-08-2019




AMAZZONIA IN FIAMME. R. GIOVANNINI, Se l’Amazzonia brucia è colpa della cieca corsa al profitto, LA STAMPA, 25 agosto 2019

L’onda di fuoco che distrugge la foresta amazzonica, polmone di ossigeno e biodiversità, è stata rafforzata dalle scelte irresponsabili del presidente brasiliano Jair Bolsonaro. 


Ma la sua causa più profonda è il sistema economico planetario, basato sulla ricerca del profitto e sullo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali. In queste settimane è stato fatto osservare come le fiamme servano a convertire la foresta pluviale in terreno adatto alle colture agroindustriali. A cominciare dalla soia, che alimenta milioni e milioni di maiali, la metà in Cina. Il recente film «Soyalism» dei giornalisti Stefano Liberti ed Enrico Parenti descrive bene questo meccanismo perverso e distruttivo, un Leviatano agroindustriale che mette in pericolo il futuro dell’umanità. Per evitare il disastro - così come si dovrebbe fare per l’emergenza climatica - servono azioni radicali ed efficaci. Servono fatti concreti. Non bastano certo le (molto pubblicizzate) promesse di futuri «comportamenti etici» delle grandi corporation, le stesse che hanno portato la Terra sull’orlo del collasso.

venerdì 23 agosto 2019

AMAZZONIA IN FIAMME. S. CONSOLE, Un disegno per salvare l'Amazzonia: artisti uniti contro i roghi, REPUBBLICA.IT, 23 agosto 2019

Gli artisti di tutto il mondo, attraverso la loro creatività, si uniscono al grido #PrayforAmazonia per salvare la foresta pluviale amazzonica devastata dai roghi da mesi. L’appello, diffuso tramite social, sollecita un intervento immediato, con lo scopo di salvare il polmone della Terra.




domenica 4 agosto 2019

RISCALDAMENTO GLOBALE. GROENLANDIA. A. COCCHI, Groenlandia, fiumi d'acqua scorrono sul permafrost: ghiaccio si scioglie a velocità record, REPUBBLICA.IT, 3 agosto 2019

Fiumi che sorgono dal nulla e, da un momento all'altro, si estendono a perdita d'occhio, fino a generare imprevedibili laghetti pop-up. Scorrono, in questo scorcio di mezza estate, sopra la Groenlandia, o meglio su quel che resta del suo ghiaccio eterno, sempre più scuro e rattrappito, in una parola agonizzante. 
immagine dal sito di Repubblica.it
https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2019/08/03/160513132-adfdf8a7-e2ec-4473-ae9f-c14c7c9f359f.jpg


Le immagini aeree arrivate in queste ore dalla piu grande isola del pianeta fanno impressione. Milioni - miliardi - di tonnellate d'acqua che stagnano o scivolano a valle, in una terra che, a tutt'oggi, rimane ricoperta per l'82 per cento dal manto bianco perenne. Vallate che nascono e svaniscono, da un momento all'altro, per riformarsi altrove, in un paesaggio dove la mutazione è diventata la regola.

lunedì 29 luglio 2019

RISORSE FINITE. S. MOROSI, Earth Overshoot Day 2019, dal 29 luglio abbiamo finito tutte le risorse annuali della Terra, CORRIERE.IT, 29 luglio 2019

Anche quest’anno l’Earth Overshoot Day arriva in anticipo rispetto ai dodici mesi precedenti. Nel 2019 il giorno in cui le risorse della Terra terminano e si inizia a dare fondo alle riserve del Pianeta è fissato al 29 luglio, anziché il 1 agosto come nel 2018. Trent'anni fa il «giorno-limite» cadeva in ottobre, vent'anni fa verso la fine di settembre. Ad annunciare la data è il «Global Footprint Network», un’organizzazione di ricerca internazionale che monitora l’impronta ecologica dell’uomo, che ha stimato che in media, tutto il mondo consumerà nel 2019 le risorse di 1,75 pianeti. Secondo il Gfn sono quattro i fattori chiave che delineano la domanda di risorse di un Paese: come questo edifica le città; come fornisce energia; come si nutrono i suoi cittadini e quanti abitanti conta. Abbiamo solo una Terra, non possiamo usare risorse pari a quelle di 1,75 pianeti Terra senza conseguenze distruttive», ha affermato Mathis Wackernagel, co-inventore della contabilità dell’impronta ecologica e fondatore del Global footprint network. «Le aziende e i Paesi che comprendono e gestiscono la realtà dell’operare in un contesto planetario sono in una posizione molto migliore per affrontare le sfide del 21esimo secolo».

martedì 25 giugno 2019

CAMBIAMENTI CLIMATICI. DATI ONU. REDAZIONE, Onu, per il clima 120 milioni di nuovi poveri nel 2030, REPUBBLICA.IT, 25 giugno 2019

NEW YORK - "Il cambiamento climatico minaccia di annullare gli ultimi 50 anni di progressi nello sviluppo, nella salute globale e nella riduzione della povertà". E' l'allarme lanciato dal relatore speciale dell'Onu sull'estrema povertà e i diritti umani, Philip Alston. Il quale ha avvertito che il climate change "potrebbe condurre oltre 120 milioni di persone in più in povertà entro il 2030". "Ancora oggi - ha aggiunto - troppi Paesi stanno facendo passi miopi nella direzione sbagliata".

"Il cambiamento climatico minaccia di annullare gli ultimi 50 anni di progressi nello sviluppo, nella salute globale e nella riduzione della povertà", ha aggiunto Alston.

L'australiano Alston fa parte di un gruppo di esperti indipendenti delle Nazioni Unite. L'avvertimento chiave del rapporto, basato sulle ultime ricerche scientifiche e presentato a Ginevra, è che i poveri del mondo rischiano di essere colpiti più duramente dall'aumento delle temperature e dalla potenziale penuria di cibo e dai conflitti che potrebbero accompagnare questo cambiamento. Si prevede che le nazioni in via di sviluppo soffriranno almeno il 75% dei costi dei cambiamenti climatici, nonostante il fatto che la metà più povera della popolazione mondiale generi solo il 10% delle emissioni di CO2.

LEGGI Per il caldo torrido i consumi energetici arriveranno a +58% nei prossimi 30 anni

venerdì 21 giugno 2019

CAMBIAMENTI CLIMATICI. SIBERIA. IL GHIACCIO SI SCIOGLIE. G. TALIGNANI, Siberia, trovata la testa di un lupo dell'era glaciale, REPUBBLICA.IT, 13 giugno 2019

SEMBRAVA una testa di orso, così grande e ben conservata, ma si è rivelata essere quella di un lupo vissuto nell'era glaciale. A ritrovarla è stato Pavel Efimov, cittadino siberiano che l'anno scorso, scavando nei ghiacci a caccia di zanne d'avorio di mammut lungo le rive del fiume Tirekhtyakh in Yakutia, si è ritrovato per le mani il reperto poi donato all'Accademia delle Scienze della Repubblica di Sakha. Pelliccia, denti e persino parte del tessuto molle del cervello e altri resti del cranio perfettamenti conservati, grazie alle temperature sotto lo zero, hanno permesso agli studiosi di fare risalire i resti a 40mila anni fa. Quello che hanno analizzato sembra avere tutte le caratteristiche di un lupo adulto di circa 2-4 anni del Pleistocene. 

(foto: Albert Protopopov/The Siberian Times

martedì 18 giugno 2019

CAMBIAMENTI CLIMATICI.GROENLANDIA. REDAZIONE, Groenlandia, il ghiaccio si scioglie. E i cani da slitta corrono sull'acqua, REPUBBLICA.IT, 18 giugno 2019

LO scatto, peraltro twittato dal ricercatore Steffen Malskaer, sta facendo il giro del mondo. E un motivo c'è: nell'immagine si vede una spedizione di cani con slitte che corrono a tutta velocità sull'acqua invece che sul ghiaccio. Una foto che si trasforma in prova tangibile dello scioglimento accelerato dello strato di neve in atto nel Nord-Est della Groenlandia.


martedì 11 giugno 2019

CAMBIAMENTI CLIMATICI. UNO STUDIO DALL'AUSTRALIA. A. FIORONI, ‘La vita sulla terra finirà nel 2050’, lo studio australiano da scongiuro, REMOCONTRO, 7 giugno 2019

Cosa fare di corsa
oltre gli scongiuri

Forse il destino segnato, ma speriamo sia una esagerazione. Resta il fatto che il cambiamento climatico sul pianeta è una realtà ormai acclarata (con qualche dubbio di Trump), e le sue conseguenze sono oggetto di dibattito, ma ogni studio giunge alla stessa conclusione: se non si attuano politiche ambientali diverse nel giro di pochi anni il destino del pianeta appare segnato.
https://www.remocontro.it/

giovedì 9 maggio 2019

CAMBIAMENTI CLIMATICI. REGNO UNITO. E. FRANCESCHINI, Gran Bretagna, città costiere a rischio: i cambiamenti climatici le sommergeranno, REPUBBLICA.IT, 9 maggio 2019

La Gran Bretagna potrebbe essere costretta ad abbandonare molte delle sue città costiere, a rischio di venire sommerse dall’innalzamento delle acque entro la fine del secolo, come conseguenza dello scioglimento dei ghiacci. È l’allarme lanciato da un nuovo rapporto sul cambiamento climatico, pubblicato stamane dal Guardian di Londra e dalla Bbc.

lunedì 22 aprile 2019

IL GIORNO DELLA TERRA 2019. S. MOROSI, Earth Day, perché si celebra la Giornata della Terra?, CORRIERE.IT, 22 aprile 2019

22 aprile di oggi anno si celebra — dal 1970 — la Giornata della Terra, l’«Earth day», la più grande manifestazione dedicata ai temi della protezione dell’ambiente, che nel 2019 coincide con il lunedì di Pasquetta.

venerdì 22 marzo 2019

TRIVENETO NUOVA TERRA DEI FUOCHI. ECOLOGIA AMBIENTE MAFIE. N. BOSCHETTI, Il Triveneto è la «nuova terra dei fuochi», IL MANIFESTO, 22 marzo 2019

In quello stesso Triveneto dove ancora si sente dire «qui la mafia non esiste» molte teste si sono alzate per mostrare a tutti che le narrazioni fiabesche sulla legalità e sulla sicurezza di regioni come Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino sono, per l’appunto, narrazioni fiabesche. Alle frasi rassicuranti di un Nordest libero dalla mafia, spesso colpevolmente riprese dagli amministratori locali, si oppongono le parole di poche settimane fa del Procuratore della Repubblica di Vicenza Antonino Cappelleri che, commentando il ritrovamento di novecento tonnellate di rifiuti tossici provenienti dalla Campania in un capannone abbandonato ad Asigliano Veneto, ha detto: «Ho il timore che questa provincia stia diventando il magazzino delle mafie».

giovedì 7 marzo 2019

AMBIENTE INQUINAMENTO IN ITALIA. REDAZIONE, Bruxelles deferisce l'Italia alla Corte Ue per smog e acque reflue, REPUBBLICA.IT, 7 marzo 2019

BRUXELLES - La Commissione europea ha deferito l'Italia alla Corte di giustizia Ue per la ripetuta violazione dei limiti annuali e orari di biossido di azoto nell'aria delle città e per il mancato adeguamento alle norme Ue dei sistemi di trattamento delle acque di scarico in oltre 700 agglomerati e 30 aree sensibili dal punto di vista ambientale con più di 2mila abitanti.

sabato 23 febbraio 2019

ITALIA DEL NORD E CONSUMO DI SUOLO. B. SANGINETO, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna campionesse di consumo di suolo, IL MANIFESTO, 23 febbraio 2019

L’Italia è il paese che possiede la più antica e consolidata tradizione giuridica nel campo della tutela e della valorizzazione del Patrimonio culturale, una tradizione che risale ai primi editti dello Stato Pontificio, del ‘400, ed arriva al D.L 42 del 2004.

RISCALDAMENTO GLOBALE. MORTO W. BROECKER. DA REPUBBLICA, 19 febbraio 2019

https://kikukula2.blogspot.com/2019/02/riscaldamento-globale-morto-w-broecker.html

sabato 16 febbraio 2019

ENERGIA RINNOVABILE IN CINA. M. RICCI, Energia, sarà la Cina la superpotenza nel mondo alimentato a rinnovabili, REPUBBLICA.IT, 16 febbraio 2019

L'ultima rosea previsione viene da chi non ha nessun motivo per gioirne. Al più tardi nel 2040, le rinnovabili - pannelli solari, turbine eoliche, batterie per le auto elettriche - saranno la maggior fonte di energia: 30 per cento del totale, annuncia la fonte tradizionalmente più autorevole nel mondo dei combustibili fossili, la "Statistical Review" annuale della Bp, uno dei giganti del petrolio. In Europa, la percentuale potrebbe arrivare al 50 per cento.

martedì 22 gennaio 2019

LEGAMBIENTE. INQUINAMENTO DA AUTOMOBILI NEL NORD ITALIA. REDAZIONE, Smog, Legambiente: in Italia 38 milioni di auto private, REPUBBLICA.IT, 22 gennaio 2019

Città soffocate dallo smog, sia d'inverno sia d'estate (tra le principali fonti il traffico, il riscaldamento domestico, le industrie e le pratiche agricole) e dove l'auto privata continua ad essere di gran lunga il mezzo più utilizzato, se ne contano 38 milioni e soddisfano complessivamente il 65,3% degli spostamenti. È quanto emerge da Mal'aria 2019, il dossier annuale di Legambiente sull'inquinamento atmosferico in Italia nel 2018

lunedì 7 gennaio 2019

AMBIENTE E CLIMA. RISCALDAMENTO GLOBALE. G. SCORZA BARCELLONA, Cnr-Isac: il 2018 è stato l'anno più caldo dal 1800 per l'Italia. "Già ben oltre i limiti degli accordi di Parigi", REPUBBLICA.IT, 7 gennaio 2019

IL 2018 è stato l’anno più caldo dal 1800 ad oggi per l'Italia. Con una anomalia di +1.58°C sopra la media del periodo di riferimento (1971-2000) ha superato il precedente record del 2015 (+1.44°C sopra la media). A registrare il record è il Consiglio nazionale delle ricerche-Isac di Bologna, segnalando che a parte i mesi di febbraio (con un’anomalia negativa) e marzo (nella media rispetto al trentennio di riferimento), tutti gli altri 10 mesi dello scorso anno hanno fatto registrare anomalie positive, nove di essi di oltre 1°C rispetto alla media.