lunedì 21 novembre 2022

TERREMOTI LONTANI MA CON MORTI VERI. REDAZIONE, Terremoto in Indonesia: oltre 50 morti e 700 feriti. Epicentro a Cianjur, sull’isola di Giava, IL FATTO, 21 novembre 2022

 Un terremoto di magnitudo 5,6, con epicentro vicino alla città di Cianjur, a circa 100 chilometri da Giacarta, ha scosso gli edifici della capitale indonesiana alle 13.21 ora locale. Al momento le vittime registrate sono 46 e oltre 700 i feriti. “Sono almeno 56 le vittime e più di 700 i feriti”, ha dichiarato Ridwan Kamil, governatore della provincia di Giava occidentale. Nei dintorni di Cianjur sono state segnalate diverse frane. Decine di edifici sono stati danneggiati, tra cui un collegio islamico, un ospedale e altre strutture pubbliche, ha dichiarato l’agenzia, che precisa che si stanno ancora raccogliendo informazioni su vittime e danni. I terremoti si verificano frequentemente in tutto l’arcipelago indonesiano, ma è raro che vengano avvertiti a Giacarta. “Il terremoto è stato fortissimo. Io e i miei colleghi abbiamo deciso di uscire dal nostro ufficio al nono piano usando le scale di emergenza“, ha raccontato Vidi Primadhania, un’impiegata di Giacarta Sud.



L’Indonesia, vasto arcipelago di oltre 270 milioni di persone, è spesso colpita da terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami a causa della sua posizione sull cosiddetto ‘anello di fuoco’, un arco di vulcani e linee di faglia nel bacino del Pacifico. A febbraio un terremoto di magnitudo 6,2 ha provocato almeno 25 morti e 460 feriti nella provincia di Sumatra occidentale. A gennaio 2021 un terremoto di magnitudo 6,2 ha provocò oltre 100 morti e quasi 6.500 feriti nella provincia di Sulawesi occidentale. Nel 2004 un potente terremoto e tsunami nell’Oceano Indiano causò quasi 230mila morti in una decina di Paesi, la maggior parte dei quali in Indonesia.

mercoledì 16 novembre 2022

AMBIENTE E CONOSCENZA. MAURO E., Il paesaggio è politico, il nuovo saggio di Serenella Iovino. Recensione a PAESAGGIO CIVILE, LA REPUBBLICA, 14 settembre 2022

 Un posto bisogna averlo, diceva Pavese: ma per farne che cosa? Se non sappiamo più leggere il paesaggio, non possiamo pensare di difenderlo. E noi oggi non comprendiamo ciò che vediamo, quel che ci circonda e ci determina, ciò di cui viviamo e lentamente moriamo, quando l'ambiente materiale e sociale che abbiamo deformato incomincia a deformare anche noi, con le cellule del corpo individuale minacciate e adulterate come il grande corpo delle città e delle campagne, mentre il paesaggio - che è sempre deposito di memoria - si riduce a scenario, smarrendo il suo significato e la sua storia.



domenica 6 novembre 2022

CAMBIAMENTI CLIMATICI. REDAZIONE, Cop 27, il rapporto choc sul clima: gli ultimi 8 anni i più caldi di sempre, piove sulla calotta glaciale della Groenlandia (non era mai successo), LA STAMPA, 6 novembre 2022

li ultimi otto anni sono stati i più caldi di sempre. Lo si legge nel rapporto annuale delle Nazioni Unite sul clima che parla di crisi climatica globale e afferma che si è più che prossimi a superare il limite di riscaldamento globale di 1,5 gradi centigradi. Il rapporto, presentato in occasione della prima giornata della Cop27 che si è aperta a Sharm El-Sheikh in Egitto, è stato redato dall'Organizzazione meteorologa mondiale. 



E mette in luce come i livelli record di gas serra nell'atmosfera stiano portando il livello del mare e lo scioglimento dei ghiacciai a nuovi massimi aumentando fenomeni climatici estremi dal Pakistan a Porto Rico. «Il nostro pianeta è sulla buona strada per raggiungere punti di svolta che renderanno il caos climatico irreversibile», ha detto il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. «Le emissioni continuano a crescere a livelli record», ha aggiunto, spiegando che «dobbiamo passare da punti di svolta a punti di svolta per la speranza». L'Organizzazione meteorologa mondiale stima che la temperatura media globale nel 2022 sarà di circa 1,15°C al di sopra della media preindustriale (1850-1900). Questo significa che, ogni anno dal 2016, è stato uno dei più caldi mai registrati.