martedì 22 gennaio 2019

LEGAMBIENTE. INQUINAMENTO DA AUTOMOBILI NEL NORD ITALIA. REDAZIONE, Smog, Legambiente: in Italia 38 milioni di auto private, REPUBBLICA.IT, 22 gennaio 2019

Città soffocate dallo smog, sia d'inverno sia d'estate (tra le principali fonti il traffico, il riscaldamento domestico, le industrie e le pratiche agricole) e dove l'auto privata continua ad essere di gran lunga il mezzo più utilizzato, se ne contano 38 milioni e soddisfano complessivamente il 65,3% degli spostamenti. È quanto emerge da Mal'aria 2019, il dossier annuale di Legambiente sull'inquinamento atmosferico in Italia nel 2018





Ecco i numeri: nel 2018 in ben 55 capoluoghi di Provincia sono stati superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l'ozono (35 giorni per il Pm10 e 25 per l'ozono). In 24 dei 55 capoluoghi il limite è stato superato per entrambi i parametri, con la conseguenza diretta, per i cittadini, di aver dovuto respirare aria inquinata per circa 4 mesi all'anno.

La città che lo scorso anno ha superato il maggior numero di giornate fuorilegge è Brescia (Villaggio Sereno) con 150 giorni (47 per il Pm10 e 103 per l'ozono), seguita da Lodi con 149 (78 per il Pm10 e 71 per l'ozono), Monza (140)Venezia (139), Alessandria (136), Milano (135), Torino (134), Padova (130), Bergamo Cremona (127) e Rovigo (121).

Tutte le città capoluogo di Provincia dell'area padana (ad eccezione di CuneoNovaraVerbania Belluno) hanno superato almeno uno dei due limiti. La prima città non posizionata nella Pianura padana è Frosinone, nel Lazio, con 116 giorni di superamento (83 per il Pm10 e 33 per l'ozono), seguita da Genova con 103 giorni (tutti dovuti al superamento dei limiti dell'ozono), Avellino con 89 (46 per il Pm10 e 43 per l'ozono) e Terni con 86 (rispettivamente 49 e 37 giorni per i due inquinanti).

Un quadro preoccupante che per Legambiente indica "l'urgenza a livello nazionale di pianificare misure strutturali capaci di abbattere drasticamente le concentrazioni di inquinamento presenti e di riportare l'aria a livelli qualitativamente accettabili".

Legambiente indica l'urgenza a livello nazionale di pianificare misure strutturali che spesso oggi mancano, dimenticando così che ogni anno in Europa, stando ai dati dell'Agenzia europea per l'ambiente, sottolinea l'associazione, sono oltre 422mila le morti premature per inquinamento atmosferico. L'Italia si colloca tra i Paesi europei peggiori, con più decessi in rapporto alla popolazione, pari a più di 60.600 nel solo 2015. E i trasporti stradali costituiscono una delle principali fonti di emissioni di inquinanti atmosferici nelle aree urbane - come ricorda l'Ispra - mentre una mobilità sostenibile consentirebbe di limitare le emissioni in aria dal trasporto stradale garantendo il soddisfacimento della domanda di mobilità dei cittadini.

Per questo per Legambiente la sfida importante che oggi deve affrontare il Paese è quella di fare della mobilità sostenibile il motore del cambiamento. Ed è questo il filo conduttore al centro delle proposte che l'associazione ambientalista ha riassunto in ''Mal'aria'' e incentrate proprio sul tema della mobilità sostenibile, già praticata da alcune città (come Bolzano, Firenze, Pisa, Torino e Milano dove il 50% degli abitanti usa i mezzi pubblici, cammina e pedala).

"In Italia - afferma Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - continua a pesare enormemente la mancanza di una efficace strategia antismog e il fatto che in questi anni l'emergenza inquinamento atmosferico è stata affrontata in maniera disomogenea ed estemporanea".

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