sabato 28 gennaio 2012

CINA. IL CASO WUKAN. SALOM P., "Dieci, cento, mille Wukan". Campagne cinesi in rivolta, IL CORRIERE DELLA SERA, 28 gennaio 2012

La parola d'ordine corre di villaggio in villaggio: "Impariamo da Wukan" gridano contadini e residenti stufi delle "prepotenze" di costruttori e funzionari locali che, spesso in combutta, strappano loro, letteralmente, la terra sotto i piedi. Perchè la Cina non si può fermare. Deve continuare a costruire, espandersi, produrre. Autostrade, ferrovie, palazzi: intorno alle megalopoli lo spazio vale oro mentre, spesso, chi lo abita non vale nulla, almneo agli occhi di chi ha obiettivi "più alti". Impariamo da Wukan, ovvero il villaggio che il 15 gennaio, dopo mesi di rivolte contro espropri e mancati indennizzi, avva ottenuto una incredibile "vittoria": rimozione dei responsabili cittadini del partito comunista e, addirittura, promozione a segretario del leader della sommossa, Lin Zuluan, 65 anni (...)

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