venerdì 20 dicembre 2024

INQUINAMENTO AMBIENTE CONSUMI ENERGIA CARBONE. DEL CORNO M., Nel 2024 (e nei prossimi anni) i consumi di carbone più elevati di sempre. Pesano Cina e prezzi del gas, IL FATTO, 19.12.2024

 Il carbone è il più inquinante tra i combustibili fossili e quest’anno, secondo i nuovi dati dell’Agenzia internazionale dell’energia, il suo consumo toccherà il valore più alto di sempre, 8,7 miliardi di tonnellate (+ 1% sul 2023). Ancora peggio, l’utilizzo resterà su questi livelli per anni.

mercoledì 11 dicembre 2024

RAPPORTO ISPRA SUL CONSUMO DI SUOLO. BESSONE R., Il paradosso dell’Italia: popolazione in calo, consumo di suolo in crescita. Il caso delle regioni a rischio idrogeologico, DOMANI, 10.12.2024

 L’ultimo rapporto Ispra: a dispetto della decrescita demografica, il fenomeno continua a crescere anche nel 2023, soprattutto in aree a rischio come Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia e Piemonte: «Il Regolamento europeo sul ripristino della natura ci chiede di evitare nuove artificializzazioni, ripristinare gli ecosistemi degradati e non ridurre le aree vegetate. Siamo molto lontani da quegli obiettivi»


mercoledì 27 novembre 2024

TRANSIZIONE ECOLOGICA E AUTOMOBILI ELETTRICHE. ROSSO R., Suv elettrici sempre più grossi (e redditizi): la ‘autobesità’ ostacola la transizione verde, IL FATTO, 26.11.2024

 Il primo nemico della transizione verso il trasporto verde non è la resistenza dei conservatori che amano la puzza di gasolio o aspirano avidamente i vapori di benzene, ma la proliferazione delle automobili elettriche di enormi dimensioni. La mastodontica stazza dei nuovi Suv rischia di compromettere tutti i vantaggi ambientali ed economici che offrirebbe una sana elettrificazione della mobilità individuale. Un recente articolo scientifico pubblicato su Nature Energy ha battezzato questa tendenza mobesity, che potremmo tradurre con autobesità.

domenica 6 ottobre 2024

CAMBIAMENTI CLIMATICI E ACCORDI DI PARIGI. BIGNAMI L., Gli obiettivi degli accordi di Parigi sono ormai fuori dalla nostra portata, DOMANI, 6.10.2024

 L’obiettivo dell’umanità di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, che è stata una meta fondamentale nella politica climatica dell’ultimo decennio, è ora quasi certamente fuori portata.

Limitare il riscaldamento a 1,6°C è diventato lo scenario migliore per l’azione climatica, con la speranza di riportare le temperature a 1,5°C più avanti nel secolo utilizzando le tecnologie che si avranno a disposizione per rimuovere l’anidride carbonica dall’atmosfera.

CAMBIAMENTO CLIMATICO E RESPONSABILITA' POLITICHE. MATTARELLA S., Contro gli imbonitori del clima, 28.09.2024

 Esiste l’urgenza di una transizione energetica che sia concreta, pragmatica, sostenibile, efficace.Per troppo tempo abbiamo affrontato in modo inadeguato la questione della tutela dell’ambiente e del cambiamento climatico, opponendo artificiosamente fra loro le ragioni della gestione dell’esistente e quelle del futuro dei nostri figli e nipoti.Inadeguato, il modo che abbiamo adoperato. Perché abbiamo pensato di poterla affrontare procedendo in ordine sparso, con lo sguardo rivolto alle scoperte del passato, con risorse ordinarie, con strumenti obsoleti.È invece soltanto attraverso la cooperazione tra Stati, l’adesione agli obiettivi condivisi nell’ambito delle Nazioni Unite e le risorse straordinarie che possiamo imprimere l’indispensabile accelerazione alla lotta al cambiamento climatico, per andare alla transizione energetica globale.C’è, spesso, contraddizione tra lo sforzo di individuare obiettivi in sede internazionale e le politiche poi messe in atto, concretamente in campo, in sede nazionale, pur dagli stessi decisori.

giovedì 22 agosto 2024

GIARDINI FRA ERBE E ERBACCE. LA RISCOPERTA DEL SELVATICO FRA ANTROPOLOGIA E PAESAGGISMO. D'ANGELO, Anche le erbacce hanno dei lati positivi: il nuovo fascino del “selvatico”, DOMANI, 21.08.2024

 Dai giardini vengo da voi, figlie delle montagne,

dai giardini, dove la natura vive paziente, casalinga
curata e curatrice assieme a uomini premurosi.
Ma voi, gloriose, vi stagliate come un popolo di titani
nel mondo addomesticato e appartenete solo a voi e al cielo
che vi ha nutrito e allevato e alla terra che vi ha generato.
Nessuna di voi è andata alla scuola degli uomini
e vi librate in alto l’una accanto all’altra, libere,
gioiose per afferrare lo spazio con braccia possenti,
verso le nubi, come l’aquila con la sua preda
e il sole vi incorona, grandi e chiare.

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Un mondo è ciascuna di voi, come le stelle del cielo
vivete, come un dio, assieme per un libero patto.
Se pure sopportassi la schiavitù mai invidierei
questo bosco per inchinarmi a questa vita condivisa.
Non fosse il mio cuore avvinto a condividere con altri la mia vita
perché non può fare a meno dell’amore, a vivere verrei
solo tra di voi.

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Friedrich Hölderlin, Gedichte, 1847


È il momento del selvatico. Del selvatico, precisamente, non certo del selvaggio. “Selvaggio” è una parola aggressiva, indica qualcosa che si vuole svalutare. I popoli che oggi chiamiamo indigeni o autoctoni un tempo erano i selvaggi. Gli animali non addomesticati, quelli che fanno paura, li chiamiamo ancora selvaggi. Se diciamo di qualcuno che è un selvaggio stiamo dicendo non solo che è ineducato, ma che fa cose che non ci piacciono. Col selvatico, è tutta un’altra storia.

giovedì 13 giugno 2024

CLIMA E MIGRAZIONI. IKONOMU M., Nel mondo 120 milioni di persone in fuga: la metà sono donne e spesso subiscono violenza, DOMANI, 13.06.2024

 Bisogna immaginare che un intero paese, grande come il Giappone, sia in fuga per capire l’entità del fenomeno. Per il dodicesimo anno consecutivo il numero complessivo di persone costrette a scappare è aumentato e a maggio 2024 ha raggiunto i 120 milioni, quasi l’intera popolazione del Giappone appunto, il 12esimo paese al mondo per numero di abitanti. A fornire questo dato è il Rapporto Global Trends 2024 dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, Unhcr.