venerdì 22 luglio 2022

EMERGENZA CLIMATICA. L. MERCALLI, Non c’è nessun catastrofismo: è un suicidio collettivo, IL FATTO, 19 luglio 2022

 La nuova ondata di caldo in corso in Europa sta toccando l’apice tra Francia e Regno Unito, incredibili i 40 °C registrati ieri in varie località della Bretagna tra cui Rennes, Vannes e St-Brieuc, fino a 18 °C sopra media, stracciando ogni record secolare, mentre oggi 40 °C potrebbero essere misurati per la prima volta nella storia a Londra e dintorni. Nella seconda metà della settimana toccherà a noi, e le temperature, già in questi giorni soffocanti, aumenteranno ulteriormente fino a culminare nel weekend a 38-41 °C sulle pianure del Nord e nelle zone interne del Centro, della Puglia e di Sardegna e Sicilia. I bilanci climatici li faremo a fine mese, ma la fase di canicola si annuncia fin da ora tra le più straordinarie mai sperimentate in Italia per intensità e persistenza, somigliando ai casi del 2003 – la stagione estiva che ancora oggi detiene il record di caldo per durata e intensità – seguita dai picchi più brevi di luglio 2015 e di agosto 2017, durante il quale il giorno 4, a Forlì si rilevarono 43 gradi, la temperatura più elevata della storia in pianura padana. E non dimentichiamo i 48,8 °C di Siracusa toccati l’11 agosto 2021, attualmente la più elevata temperatura italiana ed europea.


La calura dei prossimi giorni agirà su territori già provati da otto mesi di siccità, durante i quali è caduta solo la metà dell’acqua normalmente attesa a scala nazionale. Di pioggia all’orizzonte non se ne parla: qualche temporale potrà punteggiare le aree montane, ma nulla che possa portare significativo beneficio ai suoli riarsi e a fiumi e falde in magra storica. La secchezza del terreno e della vegetazione rende inoltre più probabile la propagazione di incendi, siate vigili. Tutte cose già dette ogni volta che accade un estremo climatico e ribadite ieri dal Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, a un meeting con 40 ministri: “Metà dell’umanità è in pericolo, a causa di inondazioni, siccità, tempeste estreme e incendi. Nessuna nazione è immune. Eppure continuiamo ad alimentare la nostra dipendenza dai combustibili fossili”. E ha aggiunto con durezza: “Abbiamo una scelta. Azione collettiva o suicidio collettivo”. Non ditemi ora che colui che rappresenta tutta l’umanità è un catastrofista.


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