mercoledì 1 luglio 2015

RIFIUTI E POPOLAZIONI NATIVE. S. GARAVELLI, Quei rifiuti radioattivi nelle riserve indiane, IL MANIFESTO, 16 febbraio 2014

Le Nazioni unite condurranno uno studio sulle condizioni di vita dei nativi americani. Uno dei punti più scottanti riguarda i presunti depositi di scorie radioattive sotterrate in alcune riserve. Il poeta e attivista Cheyenne Lance Henson sta conducendo una battaglia per sapere la verità.



In aprile «The Guar­dian» ha rac­con­tato di una inchie­sta delle Nazioni Unite sulle con­di­zioni dei nativi ame­ri­cani (2 milioni e 700 mila per­sone). E’ la prima inda­gine del genere e sarà con­dotta da James Anaya, il rela­tore spe­ciale Onu – dal 2008 — sui popoli indi­geni. Ma gli Usa non hanno gra­dito e la noti­zia è scom­parsa dai media.
Negli stessi giorni Lance Hen­son, poeta e atti­vi­sta del popolo Cheyenne (ma il loro vero nome è Tsistsi­stas) inviava ad alcuni fra i più seri quo­ti­diani sta­tu­ni­tensi alcune noti­zie “radioat­tive” su ciò che acca­deva a Fort Reno, in Okla­homa. “Molto inte­res­sante” la rispo­sta dei gior­na­li­sti con­tat­tati che, nei due mesi suc­ces­sivi, non hanno pub­bli­cato una riga. A que­sto punto Hen­son ha inviato il suo pic­colo dos­sier al Bia, Bureau of Indian Affairs, e al Pro­cu­ra­tore gene­rale degli Usa (in pra­tica il mini­stro della Giustizia).
Le infor­ma­zioni – scrive Hen­son — sono state rac­colte in Okla­homa «da una indi­gena eroica che per ragioni di sicu­rezza per­so­nale vuole rima­nere anonima».
Hen­son le sin­te­tizza così.
«Più appro­fon­di­sco e più la situa­zione appare peg­giore. Chi sa real­mente cosa è suc­cesso a Fort Reno? Da anni si parla di rifiuti peri­co­losi get­tati lì. Dice­rie o verità? Mi sono giunte infor­ma­zioni ano­nime su quel che aveva fatto un geo­logo che lavo­rava a Fort Reno a fine anni ’70, ini­zio anni ’80. E’ stato licen­ziato quando ha pre­sen­tato le sco­perte al suo super­vi­sore, ma per for­tuna aveva copie del suo rap­porto dove scri­veva di sco­rie nucleari get­tate a Fort Reno. All’epoca minac­cia­rono lui e la sua fami­glia. E’ un uomo anziano ora, ha lasciato l’area, ma mi hanno detto che è tor­nato in Okla­homa. Il ten­ta­tivo di insab­biare tutto coin­volge Doi, cioè il Dipar­ti­mento dell’Interno, l’Usda (il dipar­ti­mento sta­tu­ni­tense dell’agricoltura), il sena­tore Kerr, il pro­prie­ta­rio delle terre Kea­ting (che è sena­tore repub­bli­cano), il sena­tore Donald Nic­kles, uffi­ciali della Con­tea “cana­dese” (cioè il distretto dell’Oklahoma dove vivono Cheyenne e Ara­paho) e di El Reno così come l’ex-avvocato della nostra tribù, Rick Grellner.
La disca­rica non può essere “tri­vel­lata”: qual­siasi con­tatto con l’acqua salata pro­dur­rebbe una rea­zione chi­mica con effetti deva­stanti sulla sta­bi­lità dell’isotopo radioat­tivo. Da quello che so di chi­mica, penso possa essere cesio-137, per­ché si lega con i clo­ruri. E’ tenuto in con­te­ni­tori pro­get­tati per rima­nere sigil­lati e pro­teg­gere le per­sone dall’esposizione; tut­ta­via, se que­ste tani­che ven­gono inten­zio­nal­mente o acci­den­tal­mente aperte, il Cs-137 che si trova all’interno può disper­dersi. L’esposizione esterna a una grossa quan­tità di Cs-137 può cau­sare bru­cia­ture, males­sere acuto da radia­zioni e anche la morte. L’esposizione al Cs-137 può aumen­tare il rischio di can­cro a causa delle radia­zioni gamma ad alta ener­gia. L’esposizione interna al Cs-137 attra­verso l’ingestione o l’inalazione per­mette al mate­riale radioat­tivo di distri­buirsi nei tes­suti leg­geri, in par­ti­co­lare nel tes­suto musco­lare, espo­nen­doli a par­ti­celle beta e radia­zioni gamma, aumen­tando così il rischio di cancro.
L’altra sostanza è il plutonio.
Una grossa quan­tità andò persa quando la Kerr-McGee (è una società di ener­gia, coin­volta nelle vicende rac­con­tate nel film «Sil­k­wood» del 1983– ndr) stava chiu­dendo il suo impianto nel 1975. Il posto in cui fu por­tato non venne mai sco­perto. C’è la pos­si­bi­lità che si tratti di Fort Reno. La com­pa­gnia petro­li­fera Che­sa­peake (la più grande negli Usa) sa di que­sta disca­rica. I suoi diri­genti sta­vano per avere il diritto esclu­sivo di tri­vel­lare in Fort Reno, se la legge1832 fosse pas­sata. Invece non pas­serà. Que­sto spiega i prov­ve­di­menti pre­senti nella legge secondo cui l’Usda non potrebbe auto­riz­zare la gestione degli scavi per nes­sun altro dipar­ti­mento all’interno del Governo Fede­rale e nean­che il con­tratto di esclusiva.
Se Fort Reno fosse aperto allo svi­luppo eco­no­mico, le auto­rità dovreb­bero ren­dere pub­blici tutti i dati nel caso si vogliano effet­tuare scavi, visto che i pro­mo­tori vor­reb­bero costruire e quest’area non può rischiare di essere toccata».

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