giovedì 25 luglio 2013

METEOROLOGIA CONFUSA. ELVIRA SERRA, «Arriva Caronte». «Impossibile» Duello tra meteorologi sui 40 gradi, IL CORRIERE DELLA SERA, 25 luglio 2013

Allarmi o prudenza, le previsioni opposte degli esperti

Quell'email prima lo commosse, poi lo indignò. «Ci dica lei se il condizionatore lo dobbiamo comprare oppure no. Sa, dovremmo prenderlo a rate altrimenti non ce la facciamo...». Era una coppia di pensionati che scriveva al meteorologo di La7 Paolo Sottocorona: i titoli di tg e giornali davano un caldo assassino (più o meno) e loro, piuttosto che soccombere alla colonnina di mercurio, si stavano rassegnando all'acquisto non programmato.



Ecco perché ieri, durante il consueto appuntamento delle previsioni, Sottocorona non ha usato mezzi termini: «Quando sentite parlare di Italia a 40 gradi, è una forma di terrorismo termico che non tiene conto delle fasce meno forti, che possono essere condizionate e suggestionate da un'informazione sbagliata». Ha aggiunto che non è mai successo che tutte le stazioni meteo abbiano registrato contemporaneamente quaranta gradi, neppure trentacinque né trentatré. Quanto al picco, «avrebbe più senso sapere per quante ore della giornata ci sarà quella temperatura. Magari per una e basta».


Più tardi, per telefono, spiega meglio perché è scorretto parlare di «allarme rosso»: «Quando chiedevano a Bernacca se un certo caldo era normale, lui rispondeva "è normale che non sia normale". Nei prossimi giorni ci sarà molto caldo a Bolzano, a Firenze, a Bologna, insomma nelle città poco ventilate. Ed è statisticamente coerente. Quanto alla distinzione tra caldo percepito e caldo registrato, è solo il travisamento di un concetto giusto: quando c'è tanta umidità il sudore fa fatica a evaporare, di conseguenza il corpo accumula calore e questo aumenta la sensazione di malessere. Se l'umidità creasse calore, allora avremmo trovato una nuova fonte di energia...».
Pure il colonnello Mario Giuliacci nel suo sito Internet se la prende con «i soliti furbetti che pur di fare audience non dicono di quale temperatura si parli, se effettiva o apparente, generando confusione, ma soprattutto spavento, specie nelle persone anziane, vulnerabili all'afa».
Adesso saremmo sotto le grinfie di Caronte, l'anticiclone a matrice subtropicale sahariana. Il mago del battesimo dei fenomeni meteorologici è Antonio Sanò, direttore del portale www.ilmeteo.it , che in questi mesi ha tirato fuori dal suo cilindro Hannibal, Minosse, Circe, Ulisse, Virgilio, Ade. Per Caronte è la seconda volta. Spiega Sanò: «Un ritorno, rievoca un'ondata della scorsa estate. Lo abbiamo scelto perché è il traghettatore infernale che ci porta nel cuore dell'estate, tra luglio e agosto. Questa lingua infuocata dall'entroterra si spinge verso il Mediterraneo, in particolare su Lazio, Campania e Sardegna. Lunedì prevediamo a Roma una temperatura di 39,5 gradi tra le tre e le quattro del pomeriggio». Non teme di creare allarmismo: «Grazie a questo tipo di informazioni si è creata una maggiore sensibilità che ha aiutato a ridurre i disagi».
3BMeteo.com , invece, avvisa del «caldo estremo in arrivo entro il weekend, con temperature alle stelle fino a 40°». Nessuno, in realtà, è in grado di dire quanto durerà e se sarà l'ondata più grave degli ultimi anni. «È probabile che da oggi e per dieci giorni avremo parecchie giornate consecutive con temperature massime sopra i 36 e i 37 gradi. Quante, non si sa», interviene Massimiliano Pasqui dell'Istituto di biometeorologia del Cnr. A lui preme aggiungere che parole come «allarme» e «allerta» hanno un significato in un contesto particolare, sono gli avvisi della Protezione civile. Ma fuori da questo quadro non sono funzionali. Tant'è che sulla pagina web del ministero della Salute per oggi è indicato il livello 3, il più alto, soltanto in quattro città: Bologna, Bolzano, Firenze e Torino.
Stefano Tibaldi, direttore dell'Arpa dell'Emilia-Romagna e docente di Climatologia, parla di «perniciosa interazione tra tutte le previsioni di tipo ambientale e i mezzi di comunicazione di massa». E dissente dai tecnici che non si limitano a una posizione tecnico-scientifica.
Uno strumento di valutazione infallibile resta il proprio giudizio. Il lettore Mixkey ieri su corriere.it ha scritto: «Allarmismi? Mi allarmo per il terremoto, con il caldo mi limito a sudare».

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