lunedì 4 dicembre 2017

ITALIA DIVORATA DAL CEMENTO. C. ZUNINO, "Italia divorata dal cemento: in 50 anni urbanizzata un'area come la Valle d'Aosta", LA REPUBBLICA, 4 dicembre 2017

Domani è la giornata contro il consumo del suolo e il Wwf, tecnicamente supportato dall’Università dell’Aquila, ci dice che in mezzo secolo – 1951-2001 - l’urbanizzazione in Italia è cresciuta del 300 per cento e che solo negli ultimi dieci anni sono stati costruiti altri 180mila edifici.

sabato 14 ottobre 2017

TERREMOTO E RICOSTRUZIONE. MASTRONICOLA, TESTI, Il business marcio della ricostruzione: lavori mai fatti, casette fantasma e sfruttamento, L'ESPRESSO, 12 ottobre 2017

Ventiquattro agosto 2016, ore 3.36. Una scossa di magnitudo 6 colpisce il centro Italia. Oltre trecento comuni vengono sconvolti dal terremoto, interi paesi rasi al suolo. Solo tre mesi dopo la stessa terra torna a tremare, ancora più forte, mettendo in ginocchio definitivamente quella parte di Italia già ferita. Questa volta la devastazione arriva con una magnitudo di 6.5, paragonabile solo a quella del 1980. La stessa che devastò l'Irpinia.

lunedì 9 ottobre 2017

INDIA. PROTESTE CONTRO LE TERRE ESPROPRIATE AI CONTADINI. V. BARRESI, India, la rivolta dei sepolti. Nel nome di Gandhi. "Così difendiamo la nostra terra" , LA REPUBBLICA, 9 ottobre 2017

IMMERSI fino al collo nel terreno. Solo le teste rimangono fuori dalla sabbia, quasi sembrano boccheggiare. Pochi respiri ancora prima d’essere sradicati: la protesta dei coltivatori di Nindar, villaggio a una manciata di chilometri dal centro di Jaipur, nell’India nord-occidentale, è un atto estremo di resistenza. Un modo per dimostrare quanto siano aggrappati al loro bene più prezioso. Da giorni un manipolo di coltivatori dello stato desertico di Rajasthan manifesta contro la Jaipur Development Authority in difesa di 540 acri che dovrebbero far posto a 10mila alloggi in un progetto d’espansione della vicina città turistica.

immagine dal sito de La repubblica
http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/09/news/india_la_rivolta_dei_sepolti_nel_nome_di_gandhi_cosi_difendiamo_la_nostra_terra_-177776134/?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1-S1.4-T1

domenica 24 settembre 2017

ITALIA. URBANIZZAZIONE E CONSUMO DEL TERRITORIO. P. BEVILACQUA, L’ecosistema urbano è un bene comune, IL MANIFESTO, 17 gennaio 2014

Che la città nasca, si conservi e si sviluppi all’interno di una rete di condizionamenti ambientali è una conquista sorprendentemente recente del pensiero sociale. Solo il progredire, negli ultimi decenni, della cultura ambientalistica e – per il nostro caso – dell’ecologia urbana, hanno cominciato a disvelare ciò che a lungo la cultura dominante aveva tenuto nascosto. 

venerdì 22 settembre 2017

EUROPA E LOTTA ALL'INQUINAMENTO. NORVEGIA. A. TARQUINI, Norvegia, il paradiso delle auto elettriche. Ora non bastano le colonnine di ricarica, LA REPUBBLICA, 22 settembre 2017

Sapete qual è nel mondo il paradiso delle auto elettriche? Incredibile a dirsi, un PetroStato, anzi l´unico PetroStato europeo: la Norvegia, il felice regno giudicato dalle Nazioni Unite paese al mondo con la massima qualità della vita. In Norvegia ormai un´auto immatricolata nuova su tre è elettrica, e in un paese di poco piú di 5,2 milioni di abitanti, per prospero che sia, il numero di immatricolazioni di auto elettriche o ibride spesso plug-in cresce del 100 per cento. Fin qui tutto bene: l´obiettivo bipartisan, condiviso dal centrodestra al governo e dalle opposizioni di sinistra, è di arrivare all´ormai vicino 2025 con il permesso di immatricolare solo auto elettriche. Strategia condivisa dalla vicina Svezia, potenza egemone-soft del grande Nord.

ITALIA. INQUINAMENTO ED EFFETTI SULLA SALUTE. C. ZUNINO, I veleni dei Pfas, Zaia pronto a varare una legge: "Il governo non agisce". LA REPUBBLICA, 22 settembre 2017

Non è solo il Veneto a essere inquinato dai Pfas, gli impermeabilizzanti più diffusi al mondo: servono per cerare giacconi e proteggere smartphone, per fabbricare le pellicole antiaderenti delle padelle, la carta da pizza, la sciolina dei fondisti. Il Veneto però, che conosce il problema più grande - l'azienda Miteni di Trissino, provincia di Vicenza -, ha deciso di accelerare nell'affrontarlo.

lunedì 21 agosto 2017

INQUINAMENTO IN ITALIA. BRESCIA. A. TORNAGO, Monsanto Leaks, ecco come è stata (e continua a essere) avvelenata Brescia, L'ESPRESSO, 17 agosto 2017

Più di 20 mila documenti dell'industria dei veleni. Note riservate, lettere interne, verbali di riunioni e studi scientifici che mostrano le avanzate conoscenze che i grandi gruppi della chimica mondiale, dalla Monsanto alla DuPont, dalla Union Carbide alla Dow, avevano a disposizione già negli anni ‘70 sulla tossicità di erbicidi, pesticidi e composti chimici.

giovedì 10 agosto 2017

CAMBIAMENTI DEL CLIMA E SENTIMENTI. A. SCURATI, Pazzo clima, le foglie nelle strade come in autunno, LA STAMPA, 9 agosto 2017

Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. La poesia di Giuseppe Ungaretti, formata da un unico memorabile verso, non è più immortale. Al culmine di questa estate africana, il poeta che nacque in riva al Nilo è improvvisamente invecchiato in riva al Po: il cambiamento climatico lo ha reso datato. A Torino, infatti, dal principio di agosto i viali alberati sono ricoperti da un tappeto di foglie secche autunnali. La prolungata siccità primaverile, sommata alla straordinaria canicola estiva, ha disseccato le piante fino a castigarle con un autunno anticipato. Pare che a soffrire siano soprattutto i platani. I platani e i tigli.  

martedì 1 agosto 2017

SALVARE LA TERRA. L'ISOLA DI PLASTICA NELL'OCEANO. G. TALIGNANI, C'è un'altra isola di plastica nel Pacifico del Sud: è grande otto volte l'Italia, LA REPUBBLICA, 26 luglio 2017

PIU' grande di tutto il Messico, almeno otto volte la superficie dell'Italia, pari a tutto il mar Mediterraneo. Tanto è grande una nuova isola di plastica scoperta nei mari del Sud Pacifico. La notizia dell'esistenza di questo enorme accumulo di detriti era già stata ipotizzata da tempo, ma ora il capitano Charles Moore e il suo team di ricerca, lo stesso che nel 1977 scoprì il Pacific Trash Vortex - così è chiamata la più nota isola di plastica dei mari del Nord - ha portato le prove della sua esistenza. 

SALVARE LA TERRA. OVERSHOOT DAY. A. CIANCIULLO, Overshoot Day, le risorse rinnovabili sono finite, LA REPUBBLICA, 1 agosto 2017

Quest'anno, l'Overshoot Day arriverà il 2 agosto. Vuol dire che dopo appena sette mesi abbiamo bruciato le risorse rinnovabili del pianeta. Il 3 agosto sarà apparentemente un giorno come tutti gli altri, ma solo perché esiste la World Bank e non l’Ecological Bank. Se tenessimo una contabilità ecologica scopriremmo che, una volta superato il punto di equilibrio tra ciò che viene utilizzato e ciò che si rinnova, scatta il debito ambientale: un ''pagherò'' girato ai figli. Per andare avanti taglieremo alberi che non verranno ripiantati, faremo pascolare greggi su terreni che diventeranno aridi, mangeremo pesci che non si sono riprodotti, seppelliremo rifiuti su falde acquifere che non avranno il tempo di depurarsi. Cioè aggraveremo lo squilibrio spostandolo, di poco, nel futuro.

SALVARE LA TERRA. CAMBIAMENTI CLIMATICI. E. DUSI, L'accordo di Parigi? La Terra ha solo il 5% di chance di rientrare nei 2 gradi, LA REPUBBLICA, 31 luglio 2017

L’ultimo treno per evitare il riscaldamento climatico è già partito. Anche volendo, non riusciremmo a rispettare il limite di due gradi, considerato come la linea rossa oltre la quale il pianeta subirebbe ripercussioni senza ritorno. Un gruppo di economisti, statistici ed esperti di atmosfera dell’università di Washington si è messa a fare i calcoli e su Nature Climate Change ha pubblicato le sue previsioni per il 2100. Altro che due gradi: le chance che l’aumento di temperatura del pianeta rientri in questo limite sono del 5%. L’obiettivo della conferenza di Parigi del 2015 di non superare il grado è mezzo ha una probabilità di essere centrato irrisoria: appena l’1%. L'ipotesi più realistica, secondo i calcoli dei ricercatori, è che l'aumento si attesti attorno ai 3,2 gradi.

venerdì 14 luglio 2017

SALVARE LA TERRA. UNA RICERCA SVEDESE. TALIGNANI G., ''Volete salvare la Terra dall'effetto serra? Fate meno figli", LA REPUBBLICA, 13 luglio 2017

LE QUATTRO azioni fondamentali per aiutare il pianeta a uscire dalla morsa del riscaldamento globale potrebbero non piacervi affatto. Perché secondo una ricerca svedese della Lund University e pubblicata su Environmental Research Letters, se si desidera davvero contribuire a frenare il riscaldamento globale, è necessario programmare una vita opposta a quella che in tanti sogniamo: avere meno figli, viaggiare meno (in aereo) e rinunciare all'auto e alla carne, adottando uno stile vegetariano.

giovedì 13 luglio 2017

ECOMAFIA. LA MAPPA DEI REATI AMBIENTALI. REDAZIONE, La mappa dei reati ambientali: 71 al giorno, circa tre ogni ora nel 2016, LA STAMPA, 4 luglio 2017

Nel 2016 sono stati 25.889 i reati ambientali accertati su tutto il territorio nazionale: 71 al giorno, circa tre ogni ora. Il tutto per un business che vale 13 miliardi. Resta la morsa dell’ecomafia nel Mezzogiorno. La Campania in testa alla classifica regionale degli illeciti. Il Lazio è sempre la prima regione del centro Italia, la Liguria è la prima del nord. Questa la fotografia scattata dal rapporto `Ecomafia 2017´ di Legambiente (edito da edizioni Ambiente, con il sostegno di Cobat e Novamont), presentato oggi a Roma alla Camera, in cui sono raccontate storie e numeri della criminalità ambientale in Italia.
Nel 2016 - spiega il report - il fatturato delle ecomafie scende a 13 miliardi registrando un -32% rispetto allo scorso anno, «dovuto soprattutto alla riduzione della spesa pubblica per opere infrastrutturali nelle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso e al lento ridimensionamento del mercato illegale».

http://www.lastampa.it/2017/07/04/multimedia/scienza/ambiente/la-mappa-dei-reati-ambientali-al-giorno-circa-tre-ogni-ora-nel-eXFmZkcxOPZpXmLeh38bzN/pagina.html

PIANETA TERRA ED ESTINZIONI DI MASSA. U. DI LEO, È partita la sesta estinzione di massa, ma non toccherà ancora all’uomo, LA STAMPA, 12 luglio 2017

A 65 milioni di anni dalla scomparsa dei dinosauri, la Terra sta vivendo una nuova estinzione di massa, la sesta della sua storia. La perdita di biodiversità in atto, finora stimata solo in base alle specie estinte, appare ancora più grave del previsto se si tiene conto del calo vertiginoso avuto a livello di individui e popolazioni che formano le specie: basti pensare che il numero di esemplari sul Pianeta si è già praticamente dimezzato. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas) dai biologi dell’Università di Stanford e dell’Università nazionale autonoma del Messico.
I ricercatori hanno messo sotto la lente ben 27.600 specie di uccelli, anfibi, mammiferi e rettili (un campione rappresentativo della metà delle specie note di vertebrati terrestri) e hanno analizzato in dettaglio anche la perdita di popolazione su 177 specie di mammiferi tra il 1900 e il 2015. I dati raccolti dimostrano che oltre il 30% delle specie di vertebrati si sta riducendo per numero di individui ed espansione geografica. I mammiferi, in particolare, hanno perso almeno il 30% della loro estensione geografica, mentre più del 40% delle specie ha subito un grave declino di popolazione. «Questo è il preludio alla scomparsa di molte più specie e al declino di sistemi naturali che hanno reso possibile la nostra civiltà», concludono i ricercatori.

http://www.lastampa.it/2017/07/12/multimedia/scienza/ambiente/partita-la-sesta-estinzione-di-massa-ma-non-toccher-ancora-alluomo-ZjpxqvRSVGjL1SfcK4j3eL/pagina.html

martedì 13 giugno 2017

LO SPAZIO ABITATO DAI RICCHI A MILANO. V. BALDISSERRI, CORRIERE ON LINE, 13 giugno 2017

A Milano le residenze scelte dai vip. Mille euro al mese solo per le spese ordinarie, ma confort e una vista spettacolare. - 
di Valentina Baldisserri /Corriere TV

mercoledì 17 maggio 2017

DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA. INDICE TEMATICO

DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA


AMBIENTE. UNA MINACCIA SU GREENPEACE. A. CIANCIULLO, Greenpeace minacciata di chiusura: una multinazionale chiede 200 milioni di euro, LA REPUBBLICA, 17 maggio 2017

Quanto valgono le foreste boreali che costituiscono il secondo ecosistema terrestre del mondo come ampiezza, aiutano a difendere la stabilità climatica, offrono una casa a 20 mila specie animali e vegetali, compreso il caribù? E' una stima difficile perché il valore che rappresentano è legato alla sopravvivenza della nostra specie. Più facile è indicare il costo che viene chiesto a chi si batte per la loro difesa: 200 milioni di euro. Greenpeace è stata citata davanti a un tribunale degli Stati Uniti con questa richiesta di indennizzo da Resolute Forest Products, una multinazionale che ha deciso di rispondere così alla richiesta degli ambientalisti di adottare politiche sostenibili di taglio della foresta in Canada.

martedì 9 maggio 2017

DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA. GLI IKEBIRI E IL PETROLIO. F. SIRONI, "Eni ha inquinato le nostre terre": così una comunità della Nigeria fa causa al colosso, L'ESPRESSO, 3 maggio 2017

Gli ikebiri sono una piccola comunità del delta del fiume Niger. Vivono di pesca e di agricoltura. Sono guidati da un consiglio di anziani e da un re, Francis Timi Ododo. E da oggi sono in causa contro l'Eni. In Italia. È la prima battaglia giudiziaria mossa da un villaggio nigeriano direttamente alla sede della multinazionale, a Milano.


giovedì 16 marzo 2017

DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA. NATURA VIVENTE. IL FIUME SACRO DEI MAORI. REDAZIONE, Nuova Zelanda, fiume sacro maori ottiene personalità giuridica, LA REPUBBLICA, 16 marzo 2017

LE acque sacre ai Maori che scorrono per 145 chilometri ora sono considerate come un essere vivente. Dopo 170 anni il fiume Whanganui, in Nuova Zelanda, ha ottenuto una personalità giuridica, dopo una battaglia legale durata 170 anni. Sarà rappresentato congiuntamente da un membro nominato dalla comunità maori e uno nominato dal governo.

sabato 11 marzo 2017

TERRITORIO E SFRUTTAMENTO DEI MIGRANTI IN ITALIA. G. NEBBIA, Rignano di oggi come gli ultimi di Steinbeck, IL MANIFESTO, 7 marzo 2017

Nei giorni scorsi un incendio e due morti hanno richiamato di nuovo l’attenzione dell’opinione pubblica sul ghetto di Rignano Garganico (vicino Foggia), un gruppo di miserabili baracche abusive occupate da molti anni da lavoratori stagionali e ora distrutte con le ruspe. Quello di Rignano è solo uno delle centinaia di rifugi precari per lavoratori che si spostano da un luogo all’altro per la raccolta di prodotti agricoli, con miserabili paghe, esposti al ricatto dei “caporali”.

venerdì 20 gennaio 2017

COMMENTI E DIBATTITI POST-TERREMOTO. 2 novembre 2016

Fra i tanti commenti e dibattiti sul dopo-terremoto, metterei in evidenza:
1. l'intervento del climatologo L. Mercalli che, da Torino, afferma che sarebbe ora di smettersela di costruire secondo tradizione: cemento, pietre, mattoni e materiali affini. Si sono sviluppate, nel tempo, altre tecniche costruttive ed altri materiali che, forse, sarebbe il caso di cominciare a utilizzare in zone così particolari del territorio italiano;
2. le perplessità sconcertate del sismologo Antonio Piersanti che non capisce come si possano essere costruiti tetti in cemento armato sopra mura in pietra: tecniche incapaci di reggere alla prova di elementari nozioni di fisica;

COSCIENZA DEL LUOGO. GIACOMO BECATTINI. LA COSCIENZA DEI LUOGHI, DONZELLI, 2015


Giacomo Becattini

Giacomo BECATTINI, nato a Firenze nel 1927, è stato professore di Economia politica nell’Università di Firenze. È membro delle Accademie dei Lincei, Colombaria e dei Georgofili, nonché socio onorario di Trinity Hall (Cambridge). Fra i suoi libri ricordiamo: Il concetto d’industria e la teoria del valore, Boringhieri, 1962; Scienza economica e trasformazioni sociali, La Nuova Italia, 1979; Distretti industriali e made in Italy, Bollati Boringhieri, 1998; Dal distretto industriale allo sviluppo locale, Bollati Boringhieri, 2000; Il distretto industriale, Rosenberg & Sellier 2000; Miti e paradossi del mondo contemporaneo, Donzelli, 2002.

VALANGHE SLAVINE E TERREMOTI. L. MARCHETTI, Analfabeti di stagioni e di luoghi, IL MANIFESTO, 20 gennaio 2017

Si intitolava Una coscienza di stagione e di luogo una preziosa conferenza che Fritjof Capra, nel 1997 tenne all’aperto nell’Edible Schoolyard, il “cortile commestibile” dell’Università di Berkeley. Si individuava come indispensabile per la sopravvivenza di tutti una ecoalfabetizzazione di massa, «la coltivazione di una coscienza di stagione e di luogo».