Si forniscono, di seguito, alcuni spunti per avviare ricerche su tematiche relative alla condizione urbana. Dopo aver studiato alcuni autori appartenenti alla storia della sociologia, dell'antropologia e della psicologia, si tratta ora di provare ad applicarne direttamente, in modo semplice, teorie ed orientamenti. E' il momento dell'applicazione degli apprendimenti che resterebbero, altrimenti, vaga evocazione astratta destinata inesorabilmente a spegnersi senza lasciare traccia.
1. L'abbandono dei centri storici. Si tratta di esaminare le cause di un fenomeno ormai diffuso a livello nazionale: i centri storici vengono abbandonati, ma che fine fanno gli edifici che restano? Quali politiche sono state attivate dagli enti locali per la difesa e la salvaguardia di queste aree urbane?
2. La dislocazione nello spazio urbano dei migranti. La presenza di migranti è rmai un dato di fatto sul territorio italiano. Fra l'altro l'Umbria risultava appena due anni fa la seconda regione italiana ad ospitare il maggior numero di migranti. Dove vanno ad abitare queste persone? Quali spazi gli enti locali hanno predisposto per ospitarli? Come avviene l'integrazione fra indigeni ed ospiti?
3. Classi sociali ed insediamento urbano. Si potrebbe delineare un quadro dei rapporti esistenti fra classi sociali ed insediamento urbano? Dove abitano, in altre parole, i 'ricchi'? Dove abitano le classi medie e quelle operaie?
4. Attività economiche all'interno delle città. Come appare il quadro delle attività economiche all'interno delle città? Quali attività economiche sono più frequenti e diffuse? Quali, invece, si sono spostate all'esterno delle città?
5. Spazi del tempo libero e fasce di età
6. L'estetica delle città. Esiste una attenzione agli aspetti estetici della città? Gli edifici antichi sono curati oppure vivono nel degrado? I nuovi edifici (quartieri, case private, ecc.) vengono costruiti secondo criteri e normative che rispondono anche ad una attenzione al decoro e all'integrazione con il paesaggio? C'è una tendenza a fare uso delle abitazioni come fossero strumenti offensivi e volgari, utili per esibire ed ostentare esibizionisticamente il proprio status e la propria agiatezza economica?
7. Spazio pubblico e spazio privato. Ci sono fondati motivi per pensare che, nei confronti dello spazio pubblico, non vengano usate quelle attenzioni ed accortezze che ognuno di noi riserva ai propri spazi privati?
8. Un progetto per una città da vivere in bicicletta.
9. Architetture contemporanee ed edilizia tradizionale. Percorrere la città esaminando il contrasto che si genera fra edifici vecchi e nuovi che, spesso, si trovano a convivere fra loro. Generando anche contrasti percettivi e visivi che si possono rappresentare. Con che cosa? Anche con fotografie, con disegni, con videocamere...
10. Le mappe emotive della città. Che cosa vi affascina di più delle città e dei centri in cui abitate? E quali sono i motivi di questo fascino? Al contrario: se nulla vi affascina, come cambiereste gli spazi in cui vivete? (http://www.flickr.com/ Si tratta di un sito che forse già conosci...)
SUGGERIMENTI SULLE METODOLOGIE DI RICERCA
Ricorda che:
1. il prodotto finale di una ricerca è quasi sempre un TESTO SCRITTO suddiviso in: introduzione - parti con titoli- capitoli con titoli - paragrafi con titoli - appendice (fotografie, mappe, illustrazioni, disegni, grafici, dati statistici, documenti vari) - indice - bibliografia - sitografia;
2. nella introduzione si devono inserire: una breve spiegazione dei motivi che hanno spinto alla scelta dell'argomento; una breve rassegna degli studi già fatti in proposito; la precisazione degli obiettivi della ricerca; la descrizione degli strumenti per rilevare i dati; le eventuali teorie e gli autori che si sono seguiti; la descrizione sintetica di quanto elaborato nelle parti della ricerca; eventuali ringraziamenti;
3. una ricerca può essere elaborata per: descrivere un fenomeno con un linguaggio specializzato ed in maniera dettagliata; per cercare delle spiegazioni ad un fenomeno; per comprendere comportamenti ed azioni (in questo caso si tratta di immedesimarsi nella condizione degli individui che si studiano).
4. la ricerca va pianificata secondo un percorso che deve essere seguito e che può essere modificato a seconda delle esigenze e delle questioni che, via via, si possono incontrare; una strategia per organizzare la ricerca è quella, banale, di porsi delle domande a cui si cercherà poi di rispondere. Queste domande, poi, possono essere ulteriormente sezionate in domande via via sempre più specifiche, così dal passare da una questione generale ai suoi dettagli (in tal modo le domande più generali possono diventare i titoli delle parti, mentre le altre domande i titoli dei capitoli, ecc.);
5. Naturalmente il nucleo fondamentale di una ricerca è l'insieme di modalità attraverso le quali si costruisce una teoria o si cerca di verificarla sul campo. Così, se voglio limitarmi a descrivere un determinato fenomeno in dettaglio, cercando in tal modo di far emergere determinati aspetti significativi, dovrò osservare attentamente quanto vorrei descrivere; e prima di osservare, dovrò scegliere la tipologia di osservazione ritenuta più efficace. Come fare? Mettendo alla prova ciascuna tipologia. Potrò servirmi anche di dispositivi tecnologici (macchina fotografica, registratore audio, ecc.). Se intendo, invece, dimostrare l'attendibilità di una certa teoria, dovrò rilevare determinati dati con gli strumenti noti (interviste, questionari, storia di vita, video-riprese, ecc.). Per la comprensione, occorrerà immedisimarsi con le realtà indagate (per capire cosa significhi sentirsi immigrato in un Paese a volte ostile; per capire cosa significhi fare un lavoro precario; per capire cosa significhi vivere in un determinato quartiere, ecc.). Un altro aspetto importante è il ricorso a quanto possono aver scritto determinati autori. Se si vuole dimostrare qualcosa, si potrà ricorrere anche a citazioni tratte da questi autori o ai loro risultati.
Le indicazioni dettagliate sulla metodologia della ricerca sono presenti in:
AA. VV., Metodi e tecniche della ricerca sociale. Mod. 12, in AA. VV., Capire la società. Introduzione alle scienze sociali. Loescher, 2004, pp. 371-404;
Il sociologo al lavoro. Mod. 1; L'antropologo al lavoro. Mod. 6, in Clemente, Danieli, Capire il mondo. Vol. 1, Paravia, 2007
Kikukula è una città ugandese. In Uganda, come in altre regioni africane, grandi multinazionali occidentali e non solo stanno acquistando terreni agricoli, cacciano le popolazioni che vi abitano e promuovono forme di business completamente estranee alle culture economiche locali. Il territorio ancora oggi come scenario di sfruttamento, competizione e lotta per la sopravvivenza e la sopraffazione.
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