«Una bella favola»: così Gregory Peck definisce di fronte allo sguardo incantato di Audrey Hepburn le sue Vacanze romane. Sono passati oltre sessant’anni, ma il fascino dell’Italia rimane quello che ammaliava la giovane protagonista del film: storia, bellezza e la promessa, per quanto fuggevole, del buon vivere. A cambiare sono i turisti, non quello che cercano in Italia. E cioè «il sogno», come lo definisce Ettore Cucari, presidente della Federazione Italiana Associazioni Imprese di Viaggi e Turismo (Fiavet) per la Campania.Così, oggi come allora, Roma rimane in testa alla classifica dei luoghi più amati dagli stranieri in Italia, secondo i dati dell’Hotel Price Index di Hotels.com relativi ai primi sei mesi di quest’anno (Clicca qui per la mappa interattiva).
E ai primi posti ci sono quasi tutte città d’arte: in ordine Venezia (amata soprattutto da americani, francesi e spagnoli); Milano (sinonimo, con la moda, dello stile italiano e meta privilegiata da russi, svizzeri e giapponesi); Firenze (scelta soprattutto da statunitensi e spagnoli). E poi Sorrento, da sempre rifugio magico in particolare per gli inglesi.
Le nozze all’italiana
Anche se nella geografia dell’Italia del cuore compaiono nuovi luoghi, sono sempre declinazioni della felicità promessa dal Belpaese. È il caso della Puglia, che negli ultimi anni ha ospitato alcuni dei matrimoni più esclusivi al mondo. Hanno cominciato le star americane Justin Timberlake e Jessica Biel, che nell’ottobre 2012 hanno celebrato le loro nozze a Borgo Egnazia, vicino a Savelletri, in provincia di Brindisi: 80 invitati per una festa da 5 milioni di euro. Hanno proseguito arabi e indiani: «Alcune agenzie londinesi di extra lusso stanno proponendo la nostra regione, soprattutto i paesi tra Ostuni e Fasano, per ospitare nozze milionarie. Ne abbiamo avute una decina in un anno», spiega Giuseppe Pagliara, pugliese, amministratore delegato della Nicolaus Tour (uno dei più grandi tour operator italiani specializzati nell’accoglienza di turisti di fascia alta). «La settimana scorsa un indiano, il nome non posso dirlo, ha prenotato tutti i resort a cinque stelle della zona: centinaia di posti. Per fine agosto è previsto l’arrivo di dieci voli privati, sempre dall’India, per un’altra cerimonia - prosegue Pagliara -.La chiave di questo nuovo successo è semplice: il fascino romantico dell’Italia, la sua cucina, i paesaggi unici con le colline che arrivano sul mare. E poi servizi di massimo livello, che garantiscono comfort e sicurezza». Bellezza lontano dalle masse, in questo caso.
I cinesi e le Cinque Terre
Intanto altre tipologie di turisti scoprono l’Italia in modo nuovo. Come i cinesi, per i quali la crescita di presenze è stata a due cifre. Una volta arrivavano a gruppi, intruppati negli autobus in rapido passaggio da una città all’altra (Milano, Roma e Venezia) e da un outlet di periferia all’altro. Ora, spiega Giancarlo Dall’Ara in «Il mercato turistico cinese» (Franco Angeli), i «nuovi» cinesi amano località meno scontate: Napoli, Lago di Como e le Cinque Terre. Viaggiano spesso da soli e scelgono il Belpaese per lo shopping (moda in primis), ma anche per l’enogastronomia, i viaggi di nozze, il golf e il turismo legato al benessere. Come i russi, che hanno «scoperto» il mare: frequentano Rimini (+10% le presenze nel 2013) e Riccione. O, se sono ricchi la Versilia, Capri e la Costiera Amalfitana, la Costa Smeralda.
Il «mare di Germania»
La parte del leone la fa comunque il turismo di massa tradizionale: l’Italia è amata soprattutto da tedeschi (circa 12 milioni, pari al 22% del totale) americani, francesi (primi, dell’area mediterranea, per arrivi) e inglesi (il Regno Unito detiene la quota maggiore dei flussi in partenza dall’area nord-europea, pari all’85,3%). Chi viene dalla Germania in particolare cerca nella Penisola quello che non trova nel proprio Paese: clima mite, mare caldo, ambienti naturali in cui rilassarsi, e - di nuovo - buona cucina. «Nella nostra regione, il Trentino Alto Adige, i tedeschi visitano soprattutto il Lago di Garda», dice Paolo Manfrini, amministratore delegato di Trentino Marketing, agenzia di promozione turistica della Provincia autonoma di Trento. «Vogliono relax e quella che in gergo si chiama “vacanza attiva”: sport all’aria aperta, dalla bicicletta alla vela, sole e natura». Sono gli stessi motivi per cui amano regioni come il Veneto, la Toscana o la Sardegna, preferite spesso per le più lunghe villeggiature estive. Vale altrettanto per gli inglesi, che privilegiano però la Toscana e l’Umbria.
Il ruolo della tradizione
Dietro queste scelte ci sono spesso ragioni storiche. «La cancelliera della Germania Angela Merkel viene a Ischia così come i suoi compatrioti facevano già nel ‘700: è da sempre l’isola dei tedeschi, che la sceglievano per le terme», spiega il presidente di Fiavet Campania Ettori Cucari. Lo stesso vale per Sorrento e gli inglesi. Capri è diventata una delle mete preferite del turismo di lusso perché è stata scelta secoli fa da intellettuali e scrittori. E proprio alla letteratura, a partire dalla Verona di Shakespeare, e poi al cinema dobbiamo molto di quello che Cucari definisce «turismo spontaneo»: gli stranieri attirati da una fama costruita sul passato. «Gli americani conoscono la Capitale o Pompei dai colossal sulla Roma antica. Ma - avverte Cucari - bisogna lavorare meglio sulla promozione per far conoscere l’Italia del presente». Non a caso, da un paio d’anni, Berlino ha superato Roma nella classifica delle città più visitate in Europa.
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