Negli ultimi 25 anni abbiamo fatto fuori il 10% delle foreste
Un giorno dedicato alla Terra, viste le condizioni in cui versa, è un po’ poco, ma è meglio di niente. The , il cui esordio risale al 22 aprile 1970, quando 20 milioni di americani scesero in piazza in difesa dell’ambiente richiamati dal senatore Gaylord Nelson, si celebra anche quest’anno nella stessa data. Sono passati 42 anni, un nulla se si riflette sul fatto che i primi passi «umani» su questo pianeta sono stati mossi 200 mila anni fa; un’enormità, invece, se si tiene conto di come sia cambiata la Terra in questi ultimi quattro decenni.CAMBIAMENTO - Di come noi l’abbiamo cambiata. Negli ultimi 25 anni abbiamo fatto fuori il 10% delle foreste e questo processo non rallenta, anzi: ogni anno ce ne «mangiamo» altri 13 milioni di ettari, più o meno l’area della Grecia, secondo una ricerca firmata dall’Unep, il Programma ambiente delle Nazioni Unite. Ogni secondo, per andare avanti, ci servono 159 mila litri di petrolio, 100 mila metri cubi di gas e 222 tonnellate di carbone.
DISUGLIAGLIANZE - Ma il mondo non è tutto uguale: un americano consuma come due europei, quattro cinesi, 17 indiani e 240 etiopi. Il 2012 è l’anno che l’Onu dedica all’accesso all’energia sostenibile. Dal 20 al 22 giugno ci sarà il vertice mondiale Rio+20, così chiamato perché esattamente 20 anni fa la città brasiliana ospitava il summit internazionale in cui venne lanciato per la prima volta il concetto di sviluppo sostenibile. Bisogna recuperare il tempo perduto e la Giornata della Terra serve a ricordarlo a tutti.
da Sette Green
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