Kikukula è una città ugandese. In Uganda, come in altre regioni africane, grandi multinazionali occidentali e non solo stanno acquistando terreni agricoli, cacciano le popolazioni che vi abitano e promuovono forme di business completamente estranee alle culture economiche locali. Il territorio ancora oggi come scenario di sfruttamento, competizione e lotta per la sopravvivenza e la sopraffazione.
venerdì 30 marzo 2012
NOMADI E TERRITORIO. SASSOON D., Naturalmente nomadi, IL SOLE 24 ORE, 25 marzo 2012
Popoli in movimento da che mondo è mondo. Circa 60mila anni fa i nostri diretti antenati, Homo sapiens, lasciarono l'Africa iniziando così il nostro lungo viaggio verso la colonizzazione del pianeta. Non sappiamo perché. Era per spirito di avventura, ambizione di conquista, desiderio di vedere il mondo? Sono andati perché erano forti, disposti a cercare una vita migliore, cibo più abbondante? Oppure furono cacciati via da altri ominidi con i quali lottavano per spartirsi scarse risorse? O furono costretti ad andare via a causa di ostili condizioni ambientali? Sono emigrati perché erano forti e potevano andarsene? O perché erano deboli e sono stati costretti? I nostri antenati, che siano stati profughi, o conquistatori, o "migranti economici", risalirono la Valle del Nilo, attraversarono il Sinai e di là si diressero verso il Levante. Oppure, secondo un'altra ipotesi, attraversarono lo stretto di Bab el Mandeb (la "Porta del dolore") che separa il Corno d'Africa dall'Arabia. Erano in pochi e per lasciare l'Africa ci vollero 200 anni. La storia delle migrazioni spesso presenta due alternative.
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-03-25/naturalmente-nomadi-081839.shtml?uuid=AbSLblDF&fromSearch
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AFRICA/MALI E GIACIMENTI MINERARI DI FERRO. SAPELLI G., Il golpe in Mali e la primavera dei Tuareg, IL CORRIERE DELLA SERA, 29 marzo 2012
Il Mali è una antica colonia francese, indipendente dal i960, che vanta un’antichissima tradizione imperiale e uno sviluppo culturale tra i più notevoli dell’Africa Subsahariana. Ovvero di quel complesso di Stati che vanno dalle rive del Pacifico, con il Senegai, sino a quelle dell'Oceano Indiano, con il Corno d'Africa In Europa siamo ogni giorno con il fiato così tanto sospeso per le decisioni che si vanno via via assumendo in merito alla crisi da non ricordarci mai che in quell' area del mondo risiede il più grande sedimento di minerali non ferrosi al mondo e immense riserve di petrolio e di gas. Dimentichiamo che ogni sommovimento che si crea in uno di questi «Stati nascenti» si ripercuote su tutti gli altri. |
giovedì 29 marzo 2012
ITALIA/BASILICATA E PETROLIO. FIERRO E., Il bluff dell’oro nero lucano: non ha portato né lavoro né soldi. E i giovani emigrano , IL FATTO, 29 marzo 2012
Il bluff dell’oro nero lucano: non ha portato né lavoro né soldi. E i giovani emigrano
Altro che "Libia di casa nostra" come diceva il governatore Pd De Filippo: le royalties sono troppo basse, alla regione restano le briciole di un grande business che arricchisce multinazionali e Stato italiano. Così la Basilicata resta la più povera d'Italia
AFRICA/MINERALI PREZIOSI E MULTINAZIONALI OCCIDENTALI. FORTI M., Il coltan al Congresso Usa, IL MANIFESTO, 27 marzo 2012
Una nuova legge in discussione negli Stati uniti sta mobilitando battaglioni di lobbisti dell'industria elettronica e delle compagnie minerarie - oltre ai rappresentanti di organizzazioni per i diritti umani. Inserita tra le righe di una enciclopedica riforma finanziaria, in discussione presso la Securities and Exchange Commission (l'ente di controllo sul mercato finanziario), è la norma che imporrà alle aziende i cui prodotti usano certi minerali come materia prima di dichiarare se quei minerali provengono dalla Repubblica democratica del Congo.
lunedì 26 marzo 2012
FORESTE. FLETCHER G., Il racket delle foreste, IL MANIFESTO, 22 marzo 2012
La Banca Mondiale si «sveglia» alla deforestazione selvaggia e dice che il taglio illegale di legname commerciale genera un reddito di circa 10 o 15 miliardi di dollari ogni anno, in tutto il mondo - reddito che ovviamente non finisce nelle casse degli stati ma alimenta ricchezze private e corruzione. Il rapporto diffuso martedì dalla Banca Mondiale sotto il titolo Justice for Forests, «Giustizia per le foreste», spiega infatti che buona parte della deforestazione illegale è gestita dal crimine organizzato, e che una buona fetta dei profitti vanno nelle tasche di funzionari corrotti.
sabato 24 marzo 2012
AFRICA/MALI. MARIA GIOVANNA CASU,Mali e cotone: un percorso sostenibile, in AFFRICA.ORG
Il Mali è il secondo Paese africano per produzione ed esportazione di cotone. I grossisti maliani dovrebbero primeggiare in virtù della forte competitività del loro prodotto, rispetto ad altri superiore in qualità ed inferiore in costi. Ma i meccanismi del mercato internazionale non sono sempre così lineari. A partire dagli anni Novanta le aziende africane stanno accumulando grandi deficit e i produttori si trovano fortemente indebitati a causa dell’abbassamento dei prezzi del cotone e dell’aumento delle spese per la produzione. Per le regioni cotoniere questo si traduce in un aumento dei tassi di disoccupazione, povertà monetaria e emigrazione, soprattutto delle fasce più giovani, verso le città o oltre il Mali.
TERRA E ACQUA. MATURI M., Ecuador, la marcia degli indigeni: “Le miniere ci distruggono”, IL CORRIERE DELLA SERA, 24 marzo 2012
Hanno marciato per 700 chilometri senza scarpe per “la vita, l’acqua, la terra” contro la politica mineraria del Paese che sta uccidendo le zone in cui abitano. Migliaia di indigeni della comunità “arutan”, la lancia in una mano il cellulare nell’altra, sono arrivati ieri a Quito sotto una pioggia torrenziale vestiti con gli abiti tradizionali. Al loro fianco studenti e lavoratori. Questo blog ospita la cronaca della manifestazione raccontata da una collega che vive in Ecuador.
domenica 18 marzo 2012
RAPPORTO SULLE CITTA' ITALIANE. MANGIAROTTI A., dal verde allo svago, i voti alle città, IL CORRIERE DELLA SERA, 13 marzo 2012
Nel capoluogo campano peggiora la qualità della vita: bocciata in tema di rifiuti e tempo libero
MILANO — In Italia tre cittadini su dieci vivono nelle grandi regioni metropolitane che si sviluppano intorno a Milano, Roma, Napoli e Torino. E i Comuni sopra i 250 mila abitanti raccolgono il 27% della popolazione.mercoledì 14 marzo 2012
TERRE RARE. FARINA M., La sfida sulle terre rare che oppone Cina e USA, IL CORRIERE DELLA SERA, 14 marzo 2012
È scoppiata la battaglia dello scandio e dei lantanoidi. L'ha annunciata ieri Barack Obama dal podio delle grandi occasioni, il Giardino delle Rose della Casa Bianca: gli Stati Uniti (con l'Unione Europea e il Giappone a ruota) fanno causa alla Cina davanti al «tribunale» dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) per le restrizioni imposte da Pechino all'export delle cosiddette terre rare, quei 17 metalli usati nella fabbricazione di prodotti tecnologici: dagli smartphone alle bombe intelligenti, dagli schermi piatti ai pannelli solari.
venerdì 2 marzo 2012
VAL SUSA. PERTICI L. LA TAV E IL FATTORE PAURA, LA REPUBBLICA VIDEO
I manifestanti temono le cariche. I giornalisti di essere aggrediti. Le forze dell'ordine che qualcuno perda la testa. E mentre il governo annuncia la linea dura, il movimento contro la Torino-Lione rischia di deragliare
di Laura Pertici
PER VEDERE IL VIDEO CLICCA SULL'INDIRIZZO QUI SOTTO
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