domenica 2 settembre 2018

PROTESTE PER IL RISCALDAMENTO GLOBALE. G. TALIGNANI, Greta, 15 anni, come il ministro francese: "Niente scuola: sciopero contro il riscaldamento globale", REPUBBLICA.IT, 1 settembre 2018

NEL suo piccolo anche Greta è un ministro dell'ambiente. Ambasciatrice, a soli 15 anni, di una missione: aprire gli occhi al mondo sul problema del cambiamento climatico. Per questo, proprio come il ministro dell'ambiente francese Nicolas Hulot, che si è sentito "lasciato solo nella lotta al riscaldamento globale" annunciando le proprie dimissioni, anche questa giovane liceale svedese ha deciso momentaneamente di abbandonare la scuola in segno di protesta.  



Greta Thunberg infatti, a soli 15 anni, ha scelto di "scioperare" dalle lezioni per andarsi a sedere - con tanto di cartello - sotto alla sede del Parlamento svedese, nel tentativo di costringere i politici ad agire sul cambiamento climatico. Anche lei, come migliaia di concittadini, ha osservato questa estate gli ettari di foreste bruciate in Svezia: centinaia e centinaia di alberi e terreni aridi trasformati in muri di fuoco anche a causa del riscaldamento globale.

Fino al 9 settembre, tempo di elezioni svedesi, Greta è decisa a scioperare dalla scuola finché non attirerà l'attenzione delle istituzioni. A quanto pare, in una Svezia colpita da ondate di calore e incendi in una estate record (la più calda da oltre 260 anni di registrazioni), ci è già riuscita: molti concittadini si sono accorti del suo impegno. Sui volantini che ogni giorno da due settimane distribuisce davanti al Parlamento a Stoccolma c'è infatti un messaggio chiarissimo: "Lo sto facendo perché voi adulti diate importanza al mio futuro".

"Lo sto facendo perché nessun altro sta facendo nulla. È mia responsabilità morale fare ciò che posso", ha detto la ragazzina al Guardian. "Voglio che i politici diano priorità alla questione climatica, che si concentrino sul clima per trattarlo come una vera crisi".

C'è chi la ascolta, chi la sostiene e chi invece le ricorda di dover tornare a scuola. E allora lei risponde mostrando lo zaino e i libri dentro: promette di studiare, spiegando anche tutti i suoi dubbi urgenti. "Cosa ho intenzione di imparare a scuola se i fatti non contano più? I politici non ascoltano gli scienziati, quindi perché dovrei imparare?", replica con sarcasmo.

Nonostante la Svezia sia uno dei Paesi impegnati a rispettare gli accordi di Parigi sul cambiamento climatico ed abbattere le emissioni per Greta "è già troppo tardi, dobbiamo fare più velocemente" spiega ricordando che anche il Paese scandinavo "non è un paradiso verde perché ha una delle più grandi impronte di carbonio".

Oltre ai cittadini, la sua presa di posizione sta facendo breccia anche fra professori, parenti e amici. Benjamin Wagner, 26 anni, insegnante, crede nell'azione di Greta tanto da essersi unito a lei e perdere così quasi un mese di stipendio. I genitori della 15enne invece, anche se la sostengono, le chiedono di tornare a scuola. "Greta ci ha costretti a cambiare le nostre vite - dice suo padre Svante - Non avevamo coscienza del clima. Abbiamo iniziato a esaminarlo, a leggere tutti i libri, anche lei li ha letti. E ora ha un messaggio". Altri insegnanti sono divisi sulla sua scelta, ma in molti comprendono il gesto.

"Greta è una piantagrane, non sta ascoltando gli adulti. Ma stiamo andando a tutta velocità verso una catastrofe e in questa situazione l'unica cosa ragionevole è essere irragionevoli", ha detto di lei Wagner. "Sono molto colpito dal coraggio e dalla determinazione di Greta - afferma Janine Alm Ericson, un membro dei Verdi in Parlamento - ma sono anche triste che lei senta di dover essere lì: i partiti politici in Svezia non hanno fatto abbastanza. Grazie alla calda estate è diventato più facile per le persone immaginare che cosa può significare il cambiamento climatico per noi e per gli altri in Europa, se continuiamo a ignorare ciò che sta accadendo".

La piccola Greta, che ha la sindrome di Asperger, sostiene che la sua condizione non sia una disabilità ma un dono che ha contribuito ad aprire gli occhi sulla crisi climatica. "Tutti credono che possiamo risolvere la crisi senza sforzo, senza sacrificio, ma non è vero. Non mi interessa se mi metto nei guai a scuola perché credo che una sola persona possa fare la differenza", ha dichiarato spiegando la sua scelta.

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