Il Mar Piccolo, si sapeva già, a Taranto è sempre stato considerato come una discarica in cui gettare di tutto. Ora c’è una foto, scattata da un cittadino molto attento, che immortala un camion di una ditta privata con il cassone sollevato proprio sulla sponda. Ha appena finito di scaricare in mare chi sa cosa. Scarti di edilizia, pneumatici, pietre, pezzi metallici?.
Lo scempio
A meno che le forze dell’ordine incaricate di tutelare l’ambiente non riescano a risalire al responsabile, e almeno a sanzionarlo, Taranto è di fronte a un altro piccolo scempio che si aggiunge ai tanti già consumati finora. In mar Piccolo sono stati trovati lettini di ospedale, carcasse di auto, biciclette rotte, ruote di camion, di tutto e di più in attesa di una bonifica che chi sa quando comincerà.
La ricostruzione dei vigili
Secondo la ricostruzione della polizia municipale, il compattatore dell’Amiu, che ogni due giorni va al mercato ittico per caricare le cassette di polistirolo utilizzate nel corso della giornata, ha agganciato il cassone con il materiale come registrato dalle telecamere del mercato. Il compattatore ha avuto un problema tecnico e il conducente - sempre secondo la ricostruzione della polizia municipale - si è allontanato per eseguire le operazioni di ribaltamento del cassone: si sarebbe quindi trattato di una specie di prova, come verrebbe fuori dalle immagini dalle telecamere di sorveglianza del Mar Piccolo. Il conducente si è quindi diretto alla discarica Cisa, con bolla di accompagnamento, per scaricare.
L’inchiesta
In ogni caso lunedì l’autista sarà interrogato lunedì dalla polizia municipale. Se avesse scaricato in mare - ritengono i vigili - si sarebbero viste galleggiare le cassette in mar Piccolo. Tuttavia la vicenda presenta ancora molti lati oscuri. E la guardia di finanza ha aperto un fascicolo per verificare quanto accaduto
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