DIFFICILE dire se abbia ragione il ministro Pisanu, quando afferma che la prima causa di morte per tante persone anziane più ancora del caldo è la solitudine. Certo è che i due fenomeni insieme formano una specie di nodo scorsoio, che letteralmente toglie il respiro, toglie la vita.
Kikukula è una città ugandese. In Uganda, come in altre regioni africane, grandi multinazionali occidentali e non solo stanno acquistando terreni agricoli, cacciano le popolazioni che vi abitano e promuovono forme di business completamente estranee alle culture economiche locali. Il territorio ancora oggi come scenario di sfruttamento, competizione e lotta per la sopravvivenza e la sopraffazione.
giovedì 29 febbraio 2024
martedì 27 febbraio 2024
ECONOMIA ESTRATTIVISTA. L'IMPATTO SULL'AMBIENTE DELLE MINIERE DI COBALTO E LITIO. ZHENG M., The Environmental Impacts of Lithium and Cobalt Mining, EARTH.ORG, MARZO 2023
lunedì 19 febbraio 2024
INQUINAMENTO A MILANO. REDAZIONE, Allarme smog a Milano: è tra le metropoli del mondo con l’aria più inquinata con Dacca, Lahore e Delhi. Sala: “Dati eccessivi. Siamo seri”, CORRIERE DELLA SERA, 19.02.2024
Allarme smog a Milano: per il sito svizzero IQAir la metropoli lombarda è attualmente tra le città più inquinate al mondo: ieri, domenica, è arrivata a essere in terza posizione, preceduta solo da Dacca in Bangladesh e Lahore in Pakistan, scendendo poi in quarta posizione sotto Delhi in India. Oggi, lunedì, è in tredicesima posizione – prima comunque tra le metropoli occidentali -, ma sono dati che vengono aggiornati costantemente sul sito dell'azienda svizzera di tecnologia per la qualità dell'aria, specializzata nella protezione dagli inquinanti atmosferici, nello sviluppo di prodotti per il monitoraggio della qualità dell'aria e per la pulizia dell'aria.
martedì 6 febbraio 2024
LANDGRABBING OGGI. LIVERANI L., Rapporto Focsiv. Accaparramento di terre: nel 2022 presa un'area grande come l'Italia, AVVENIRE, 19.10.2023
Il land grabbing delle multinazionali per coltivazioni o estrazioni in 20 anni ha sottratto oltre un milione di km quadri a contadini e indigeni, inquinando e deforestando. Speranze nella direttiva Ue
SCARICA IL VI RAPPORTO FOCSIV
AMBIENTE SVILUPPO E CONSUMI. SOLAINI I., La nostra impronta sul pianeta: possiamo consumare meno Terra?, AVVENIRE, 31.01.2024
Se tutti avessero il nostro stesso stile di vita, avremmo bisogno delle risorse di quasi 2,7 «pianeti»
Qual è il nostro impatto sul pianeta? Come è possibile calcolare quante risorse della Terra stiamo utilizzando? E se il consumo fosse eccessivo e di risorse ne fossero rimaste poche a disposizione? Noi quali responsabilità abbiamo nel frenare il cambiamento climatico?
Nel 2012 l’enciclopedia Treccani aveva inserito, tra i termini nuovi, l’«impronta ecologica» che dà la misura del nostro impatto sulla Terra. Ma che cos’è? Per la prima volta nel 1996 usarono questa definizione l’ambientalista svizzero Mathis Wackernagel e l’economista canadese William Rees nel libro Impronta ecologica. Come ridurre l’impatto dell’uomo sulla Terra. Secondo la stessa Treccani, l’impronta ecologica è «l’indice statistico che confronta il consumo umano di risorse naturali di una certa porzione di territorio con la capacità della Terra di rigenerarle, stimando l’area biologicamente produttiva (di mare e di terra) necessaria a rigenerare le risorse consumate e ad assorbirne i rifiuti».