Arriva da Legambiente e Transport & Environment (T&E) - la colossale organizzazione no-profit di Bruxelles che rappresenta 63 organizzazioni di 26 paesi in tutta Europa una pesante denuncia al settore auto: "I numeri reali delle emissioni sono mediamente più alti del 50% e i costruttori sottostimano l'impatto dei veicoli nel loro ciclo di vita".
Possibile? Secondo lo studio, tutto nasce dal fatto che le emissioni dichiarate dai costruttori di auto sono frutto di calcoli basati su dati poco credibili. "Secondo noi - spiegano i ricercatori - Bmw, Hyundai, Kia e Stellantis sono tra le peggiori: dichiarano meno della metà delle sue emissioni globali. Nella fattispecie le emissioni globali delle case automobilistiche superano mediamente del 50% l'ammontare ufficiale, con punte del 149%, 116% e 81% riscontrate rispettivamente presso Stellantis, Hyundai-Kia e Bmw".
Una polemica non da poco perché - lo dice la Ue - le nuove norme sulle emsissioni che entreranno in vigore il prossimo anno le case automobilistiche dovranno rendere note le loro emissioni totali nel ciclo di vita dei prodotti.
"A differenza di altri prodotti - continua T&E - come ad esempio un complemento d'arredo o un telefono cellulare, la stragrande maggioranza (98%) delle emissioni di un'auto non deriva dalla sua produzione bensì dal suo utilizzo. E, come dimostra la nostra analisi, i livelli misurati sono con ogni probabilità molto più elevati di quanto dichiarato dai costruttori.
Le emissioni totali rese note dalle case automobilistiche sono il risultato di un calcolo che tiene conto di una serie di fattori come le dimensioni medie dei veicoli, il luogo in cui vengono guidati e la durata del loro ciclo di vita. I dati elaborati sono raccolti secondo criteri selettivi e discutibili che sono finalizzati a determinare numeri più bassi. Bmw, ad esempio, stima le emissioni medie dei suoi veicoli ipotizzando che questi ultimi percorrano non più di 150.000 chilometri nel corso della loro esistenza. Un dato che non corrisponde alla realtà".
"A differenza di altri prodotti - continua T&E - come ad esempio un complemento d'arredo o un telefono cellulare, la stragrande maggioranza (98%) delle emissioni di un'auto non deriva dalla sua produzione bensì dal suo utilizzo. E, come dimostra la nostra analisi, i livelli misurati sono con ogni probabilità molto più elevati di quanto dichiarato dai costruttori.
Le emissioni totali rese note dalle case automobilistiche sono il risultato di un calcolo che tiene conto di una serie di fattori come le dimensioni medie dei veicoli, il luogo in cui vengono guidati e la durata del loro ciclo di vita. I dati elaborati sono raccolti secondo criteri selettivi e discutibili che sono finalizzati a determinare numeri più bassi. Bmw, ad esempio, stima le emissioni medie dei suoi veicoli ipotizzando che questi ultimi percorrano non più di 150.000 chilometri nel corso della loro esistenza. Un dato che non corrisponde alla realtà".
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