Potrei dirvi che, in tutto il mondo, ogni settimana tre persone vengono uccise mentre cercano di proteggere la loro terra, il loro territorio, dal potere delle industrie estrattive. Questa situazione si protrae da decenni, e negli ultimi anni il numero delle vittime ha superato le 200 unità all’anno. E potrei dirvi, come fa questo rapporto, che solo nell’ultimo anno sono stati uccisi altri 200 attivisti. Ma questi numeri non diventano reali finché non si pronunciano i nomi di coloro che sono morti. Marcelo Chaves Ferreira. Sidinei Floriano Da Silva. José Santos López. Ognuno di loro è stato amato dalla propria famiglia, dalla propria comunità. Jair Adán Roldán Morales. Efrén España. Eric Kibanja Bashekere. Ognuno di loro è stato considerato sacrificabile in nome del profitto. Regilson Choc Cac. Ursa Bhima. Angel Rivas. Ognuno di loro è stato ucciso per difendere non solo i propri territori, ma anche la salute del pianeta che tutti condividiamo.