lunedì 29 luglio 2019

RISORSE FINITE. S. MOROSI, Earth Overshoot Day 2019, dal 29 luglio abbiamo finito tutte le risorse annuali della Terra, CORRIERE.IT, 29 luglio 2019

Anche quest’anno l’Earth Overshoot Day arriva in anticipo rispetto ai dodici mesi precedenti. Nel 2019 il giorno in cui le risorse della Terra terminano e si inizia a dare fondo alle riserve del Pianeta è fissato al 29 luglio, anziché il 1 agosto come nel 2018. Trent'anni fa il «giorno-limite» cadeva in ottobre, vent'anni fa verso la fine di settembre. Ad annunciare la data è il «Global Footprint Network», un’organizzazione di ricerca internazionale che monitora l’impronta ecologica dell’uomo, che ha stimato che in media, tutto il mondo consumerà nel 2019 le risorse di 1,75 pianeti. Secondo il Gfn sono quattro i fattori chiave che delineano la domanda di risorse di un Paese: come questo edifica le città; come fornisce energia; come si nutrono i suoi cittadini e quanti abitanti conta. Abbiamo solo una Terra, non possiamo usare risorse pari a quelle di 1,75 pianeti Terra senza conseguenze distruttive», ha affermato Mathis Wackernagel, co-inventore della contabilità dell’impronta ecologica e fondatore del Global footprint network. «Le aziende e i Paesi che comprendono e gestiscono la realtà dell’operare in un contesto planetario sono in una posizione molto migliore per affrontare le sfide del 21esimo secolo».

Il triste anticipo dell'Italia
Secondo il Global Footprint Network, l’Italia, che nella classifica dei «Paesi spreconi» si trova al nono posto, ha già passato il suo Overshoot Day per quest’anno. Gli italiani avrebbero infatti consumato tutte le loro risorse già dal 15 maggio e, secondo i calcoli, servirebbero le risorse di 4,7 Paesi altrettanto grandi per soddisfarne gli sprechi. Il motivo? Nell'analisi, in cui viene calcolato il rapporto fra la quantità di risorse naturali pro capite e la quantità di consumi di ogni singola persona, viene fuori che in Italia consumiamo 4,44 ettari globali a fronte di soli 0,90 disponibili. Solo il Giappone consuma di più in rapporto a quello che produce: 7,7 volte. Dopo l’Italia, nella classifica, troviamo Svizzera (4,6), Gran Bretagna (4,0) e Cina (3,8). Considerando i consumi assoluti, sono gli Stati Uniti consumano di più: servirebbero addirittura le risorse di 5 pianeti per soddisfare la richiesta attuale di risorse. Seguono l’Australia (4,1 pianeti) e la Russia (3,2).
#MoveTheDate
Per tentare di invertire la tendenza, l’associazione no-profit propone anche quest'anno alcune azioni concrete da mettere in pratica subito: ridurre la componente delle emissioni di CO2 del 50 per cento, ad esempio, sposterebbe la data di ben 93 giorni; sostituire il 50 per cento di consumo di carne con una dieta vegetariana contribuirebbe a spostare la data di 15 giorni. L'associazione ha anche lanciato — insieme ad altre 30 organizzazioni — la campagna «Steps to #MoveTheDate», che indica cinque ambiti su cui poter incidere: energia, cibo, città, popolazione, e pianeta. Rientra nella campagna anche il footprint calculator, strumento che permette di calcolare la propria impronta ecologica oltre che l’Overshoot day personale.

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