Ha qualcosa di sensazionale il processo cominciato ieri in un tribunale olandese. Non fosse altro che per i soggetti coinvolti: quattro cittadini nigeriani, agricoltori e pescatori nel delta del fiume Niger, versus la compagnia anglo-olandese Royal Dutch Shell, una maggiori multinazionali petrolifere del pianeta. I querelanti accusano Shell di aver inquinato i loro villaggi, campi e acqua al punto da rendergli impossibile guadagnarsi da vivere. E' una causa civile, non era affatto scontato che si celebrasse: quando i quattro agricoltori hanno presentato la loro querela, ormai tre anni fa, sostenuti dalla sezione olandese dell'organizzazione ambientalista internazionale Friends of the Earth, i legali di Shell sostenevano che il tribunale olandese non ha giurisdizione. Ma infine la causa è stata accettata: per la prima volta un tribunale civile dell'Aja giudicherà del degrado ambientale provocato da un'azienda petrolifera nel delta del Niger. E segnerà un precedente: sia simbolico che pratico - perché si tratta di causa civile, quindi di risarcimenti per danni, e potrebbe segnare un precedente.