Dall'amianto, alle polveri sottili, ai metalli pesanti, ai pesticidi, la storia dei nostri giorni è piena di potenziali cancerogeni. Ma quanto è chiaro e preciso il nesso tra ambiente e tumori? In base ai dati dell'ultimo Rapporto dell'Istituto Superiore della Sanità (gennaio 2016), il quadro epidemiologico della popolazione residente nei 55 Comuni della Campania che la Legge 6/2014 definisce come "Terra dei Fuochi" è caratterizzato "da un'incidenza dei tumori negli uomini della provincia di Napoli superiore dell'11% a quella della popolazione di riferimento e una mortalità superiore anch'essa dell'11%. Nelle donne i corrispondenti superamenti sono rispettivamente del 9% e 7%. Nella Provincia di Caserta per quanto riguarda la mortalità l'eccesso è del 9% fra gli uomini e del 4% fra le donne".
Kikukula è una città ugandese. In Uganda, come in altre regioni africane, grandi multinazionali occidentali e non solo stanno acquistando terreni agricoli, cacciano le popolazioni che vi abitano e promuovono forme di business completamente estranee alle culture economiche locali. Il territorio ancora oggi come scenario di sfruttamento, competizione e lotta per la sopravvivenza e la sopraffazione.
martedì 26 luglio 2016
domenica 24 luglio 2016
ANTROPOLOGIA. AMAZZONIA E TERRITORI CONTESI. S. GANDOLFI, da CORRIERE DELLA SERA, 24 luglio 2016
http://kikukula2.blogspot.it/2016/07/antropologia-amazzonia-s-gandolfi-in.html
giovedì 14 luglio 2016
TERRITORIO E CONSUMO DEL SUOLO. ITALIA. V. ULIVIERI, Consumo del suolo, ogni anno il cemento ci costa 538 milioni di euro. L’Ispra: “Ma è una sottostima”, IL FATTO, 13 luglio 2016
Ogni ettaro di suolo cementificato ci costa dai 36mila ai 55mila euro all’anno. In tutto, se si considera che oggi risulta ormai occupato da condomini, strade, capannoni e centri commerciali il 7 per cento del territorio italiano, pari a 21.100 chilometri quadrati (2,1 milioni di ettari), il prezzo che paghiamo ogni anno è altissimo: almeno 538 milioni di euro, anche se i calcoli meno ottimisti arrivano a 825 milioni. A quantificarlo è stata l’Ispra, che ha appena presentato il suo nuovo rapporto sul consumo di suolo e avverte: “Si tratta con tutta evidenza di una sottostima, a causa sia del fatto che non sono stati presi in esame tutti i servizi ecosistemici, sia per non avere considerato tutte le tipologie d’impatto legate comunque al tema dei servizi ecosistemici stessi”.
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